«Il voto al dott. Massafra è un voto libero da accordi sottobanco ed è l’unico argine al ritorno di quella stessa destra berlusconiana che solo 15 mesi fa si è dimostrata incapace di governare»
«Crediamo che chiunque risulterà eletto lunedì sera, dovrà sentirsi sindaco di tutta la città e impegnarsi per far emergere le idee migliori a risolvere i grandi problemi di Manduria. Ci auguriamo una giunta di persone competenti e trasparenti».
E’ la premessa dell’appello al voto che 18 sostenitori di Roberto Massafra rivolgono alla città di Manduria alla vigilia del ballottaggio.
«Nella prima tornata elettorale c’è stato un confronto sereno tra i vari candidati e diremmo anche proficuo, se pensiamo che l’ultima settimana ha visto il dibattito concentrarsi soprattutto sui grandi problemi di Manduria: l’ospedale, la tutela del territorio, l’agricoltura, il turismo, le prospettive giovanili» è riportato nella nota. «E’ stato un segnale di cambiamento che i cittadini di Manduria hanno apprezzato e che ci ha fatto ben sperare sui risultati delle elezioni e sul futuro amministrativo della città. A questo nuovo clima hanno sicuramente contribuito le liste civiche e di movimento che hanno raggiunto nel totale più del 50% dei voti validi».
I sottoscrittori di quest’appello credono che il cambiamento debba ora essere completato con l’elezione a sindaco di Roberto Massafra.
«Riteniamo che il percorso fatto dai movimenti e dalle liste civiche debba essere portato a termine dando il voto a Roberto Massafra, altrimenti si rischia di disperdere le tante energie che finora sono emerse e che hanno contribuito al rinnovamento della politica cittadina.
Ci rivolgiamo anche ai tanti cittadini che, non condividendo le scelte dei gruppi dirigenti dei partiti di sinistra in questa tornata elettorale, hanno deciso di non votare o di votare solo per senso di dovere. Non si può lavorare per il bene di Manduria senza avviare un processo di pacificazione o per lo meno di confronto senza pregiudiziali con le forze di centro e con le liste civiche. Il voto al dott. Massafra è un voto libero da accordi sottobanco ed è l’unico argine al ritorno di quella stessa destra berlusconiana che solo 15 mesi fa si è dimostrata incapace di governare».
Seguono le firme di Salvatore Piccinni, medico; Salvatore Fanul, pensionato ex Ilva; Carlo Pennetta, medico; Piero Raimondo, insegnante; Gregorio Pizzi, pensionato ex Cgil; Antonio Mastrovito, pensionato ex Ilva; Ettore Maniglia, pensionato, ex Asl Ta; Piera Navarrino, rappresentante di commercio; Vanna Pizzaleo, impiegato; Carlo Mazzei, medico; Salatore D’Abramo, medico; Maria Pia Buccolieri, insegnante; Salvatore Dinoi, medico; Giovanna Dinoi, ostetrica; Caterina Puglia, infermiera; Leonardo Dinoi, impiegato; Gennaro Lacaita, medico; Francesco Leone, segretario Confesercenti.