I ringraziamenti del nuovo sindaco a «chi ha creduto nella mia idea: i partiti, i candidati, gli attivisti e tutti gli elettori che hanno premiato la nostra idea di rinnovamento»
«Tre mesi fa questa coalizione non esisteva. Ora stiamo festeggiando una vittoria netta. Ringrazio chi ha creduto nella mia idea: i partiti, i candidati, gli attivisti e tutti gli elettori che hanno premiato la nostra idea di rinnovamento».
Roberto Massafra assapora il proprio successo attorniato dalla tanta gente che lo ha sostenuto in questa lunghissima campagna elettorale.
«Non era facile vincere, così come non era facile neppure giungere al ballottaggio» fa notare il nuovo sindaco di Manduria. «Arrivare al ballottaggio equivaleva ad escludere dal secondo turno uno dei due schieramenti tradizionali, già radicati nell’elettorato. Poi vi erano tanti altri candidati, che guidavano delle liste qualificate. Pur non mancando in tutti noi la fiducia nella possibilità di riuscire a vincere questa competizione, eravamo consapevoli delle oggettive difficoltà».
Acquisito il diritto ad essere presente al ballottaggio, agli addetti ai lavori la strada della coalizione “Impegno Comune” è sembrata in discesa.
«Si avvertiva un’aria positiva, ma l’impegno in questi quindici giorni che hanno preceduto il ballottaggio è stato enorme: ho percorso decine di chilometri in città per bussare a tutte le abitazioni di Manduria e per stringere le mani a tanta gente. Accanto a me ho avuto tutti i componenti delle liste, anche coloro che non sarebbero stati eletti neppure se avessi vinto. In particolare ho sentito il sostegno di tante donne, che hanno sempre creduto nella mia vittoria. Qualcuno pensava ad un “testa a testa” con il mio avversario, ma in realtà il divario è stato enorme: oltre 11 punti».
A decidere la contesa è stato l’elettorato dei candidati perdenti del primo turno: Massafra ha guadagnato circa 2.500 voti (dai 4.674 del primo turno ai 7.122 del ballottaggio). Morgante, invece, ha raccolto le briciole: i suoi partiti avevano ottenuto 5.535 voti nel primo turno, mentre il candidato del centrodestra ne ha raccolti 5.665 al ballottaggio.
«Non capivo perché molti partiti, in particolare quelli del centrosinistra, avevano indicato l’astensione ai propri elettori, optando quindi per un ruolo marginale che né i partiti, né l’elettorato stessi meritavano. In quest’ultima settimana ho provato a convincere gli elettori a fare una scelta e devo convenire che ho raccolto voti da diversi schieramenti, in particolare dal centrosinistra».
Doverosa la domanda sui primi interventi che delibererà non appena sarà proclamato ufficialmente sindaco di Manduria.
«C’è l’estate alle porte, ma anche la necessità di approvare il Bilancio di previsione».