mercoledì 27 novembre 2024


15/06/2013 13:11:46 - Provincia di Taranto - Politica

«Dopo il nuovo decreto del Governo, che ha commissariato l'ILVA per garantire la piena attuazione dell’A.I.A., diventa ancora più stringente la necessità di delineare per il nostro territorio un diverso modello di sviluppo che punti sulla green economy, sulle energie alternative, sul turismo, sull'agroalimentare e sulla logistica»

 
«La direzione provinciale sollecita tutto il partito a sviluppare una riflessione approfondita sull'esito delle elezioni politiche, sulla vicenda delle votazioni per il Presidente della Repubblica e sulla nascita del governo Letta, che deve contribuire a dare risposte alle emergenze economiche e sociali e all'emergenza democratica.
A questa discussione siamo chiamati ancor prima che si apra, anche formalmente, la fase congressuale che deve rappresentare l'occasione per ridefinire la natura stessa del PD e promuoverne un vero e proprio nuovo inizio.
A Taranto si impone una riflessione seria, a maggior ragione per la particolare drammaticità della nostra situazione economica e sociale su cui il PD si è cimentato a partire dal contributo fondamentale dato all'approvazione della legge 231 sull'ILVA, per poi andare alla difesa delle prospettive di sviluppo e modernizzazione del porto e della infrastrutturazione logistica, per proseguire con l'impegno sulle tante emergenze occupazionali, ed ancora per l'ottenimento di risorse aggiuntiveper la sanità jonica.
Così come si impone una riflessione all'altezza dopo le inchieste della magistratura sull'ambiente, che hanno messo in evidenza le gravi responsabilità della proprietà dell'ILVA, ma anche i limiti e le insufficenze delle istituzioni e delle forze politiche, sociali ed economiche del territorio, compreso il PD.
Dopo il nuovo decreto del Governo, che ha commissariato l'ILVA per garantire la piena attuazione dell'A.I.A., diventa ancora più stringente la necessità di delineare per il nostro territorio un diverso modello di sviluppo che punti sulla green economy, sulle energie alternative, sul turismo, sull'agroalimentare e sulla logistica.
Una analisi approfondita deve essere fatta anche sull'esito delle elezioni amministrative del 26 e 27 di maggio in provincia di Taranto, che - a differenza di quanto avvenuto a livello nazionale - hanno visto diminuire i comuni governati dal centrosinistra.
Ma, imputare le cause di questi insuccessi soltanto ad una parte del gruppo dirigente non solo è sbagliato, ma non ci fa andare al cuore dei problemi e delle difficoltà in cui versa il PD nella nostra provincia.
Al contrario, così come a livello nazionale, la riflessione si deve spingere in profondità andando ad affrontare questioni quali il modo di fare politica, la selezione dei gruppi dirigenti, l'uso delle risorse.
In particolare, anche a Taranto Il PD non può essere un partito basato esclusivamente sugli eletti, ma deve essere un partito di tutte le iscritte e di tutti gli iscritti.
Le componenti interne non devono essere gruppi cristallizzati raccolti intorno agli eletti nelle maggiori istituzioni, ma devono essere realmente espressione del pluralismo di idee e portatrici di proposte di merito.
Solo così il confronto interno può diventare il modo per realizzare una vera discussione sui contenuti che può essere portata a sintesi per, poi, sviluppare l'iniziativa politica del partito.
Per questo devono funzionare e contare i circoli; gli organismi dirigenti devono essere il luogo effettivo del confronto e della decisione politica, sostituendone i componenti quando non assolvono più ai loro compiti ed evitando che siano pletorici e scarsamente operativi; i gruppi dirigenti devono essere selezionati sulla base della capacità e del merito e nel rispetto della parità di genere; il partito deve essere aperto ed inclusivo.
Inoltre, devono assumere particolare rilevanza il rispetto delle regole statutarie e la trasparenza, a cominciare dalla necessità di rendere pubblici i bilanci; l'utilizzo delle risorse deve essere deciso democraticamente, ponendo particolare attenzione ai circoli che versano in serie difficoltà economiche. Da questo punto di vista è fondamentale che venga applicato lo statuto relativamente ai contributi che gli eletti e i nominati in enti devono versare al partito.
Così come è essenziale il rispetto delle regole statutarie per quanto riguarda il tesseramento: in particolare va pienamente attuato il principio del carattere individuale dell'adesione.
Su questi temi relativi al partito e su come rispondere alle emergenze del territorio, i democratici ionici hanno la necessità di aprire una discussione vera, che non vada a caccia di facili capri espiatori - visto che oltrettutto le decisioni assunte negli ultimi sei mesi sono state prese unitariamente - ma che, invece, rinnovi realmente ed in profondità il modo di essere e la concreta iniziativa politica del PD tarantino.
Siamo chiamati a farlo all'interno delle sedi di partito, evitando qualsiasi atteggiamento strumentale finalizzato a logiche di posizionamento interno, che servono unicamente a dare l'immagine di un partito lacerato, ma che, soprattutto, non ci fanno fare reali passi in avanti.
Siamo chiamati a farlo, ancor prima della fase congressuale, dando immediatamente segnali concreti di cambiamento nelle posizioni politiche e nelle modalità di iniziativa, ma anche valorizzando da subito nuove e qualificate energie nella guida del partito.
A breve, va avviata la campagna di tesseramento 2013, che deve essere una importante occasione di confronto e di ascolto dei nostri simpatizzanti e militanti ed, inoltre, va messa in cantiere la proposta di realizzare nel quartiere Tamburi la Festa Democratica regionale sui temi del diritto alla salute e del diritto al lavoro.
 
La Direzione provinciale del PD










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