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15/06/2013 13:20:59 - Manduria - Cultura

Non solo un omaggio, ma anche un segno di stima, di affetto e di riconoscenza ad uno degli studiosi contemporanei più illustri di Manduria: Elio Dimitri, bibliografo, scrittore e, soprattutto, cultore di storia patria

 
In una sola serata, davanti al gotha della cultura salentina, all’interno del salone della biblioteca “Marco Gatti” (ambienti che trasudano cultura da decenni e che hanno rappresentato la seconda “casa” dell’operatore culturale mandurino), il Comune di Manduria (erano presenti sia il commissario straordinario Aldo Lombardo che il nuovo sindaco Roberto Massafra) ha conferito l’incarico di direttore onorario della Gattiana e sono stati presentati ben due volumi. Il primo, “Studia Humanitatis”, è una raccolta di 28 saggi di altrettanti autori salentini in onore proprio di Elio Dimitri. Il volume, edito da Barbieri nel 2011, è stato curato dal collega Dino Levante, il quale ha dedicato la scheda d’apertura al bibliografo manduriano.
Nella stessa serata, poi, Cosimo Pio Bentivoglio, presidente dell’associazione culturale “Aracne”, ha con sagacia presentato l’ultimo dei libri di Dimitri: “Manduria – Note di storia, tradizioni …”.
E’ intervenuto anche Cosimo D’Angela, presidente della Società di Storia Patria per la Puglia, istituzione alla quale Elio Dimitri è associato da anni.
«Io guido un’azienda che ha 300 “operai”» ha rimarcato il prof. D’Angela, facendo riferimento alla Società di Storia Patria. «Ma io non ho opero né nel campo dell’acciaio, né in quello del petrolio. I miei “operai”, soci dell’istituzione che io rappresento, producono cultura, libri, saperi. Non è vero che la cultura non produce pane. Produce, invece, un pane che non uccide i bambini.
Fra i miei “operai”, c’è anche Elio Dimitri, che io ho conosciuto e ho iniziato ad apprezzare vari lustri fa, quando, insieme a mia moglie, facevo delle scorribande archeologiche a Manduria. Ricordo di aver partecipato agli scavi di San Pietro Mandurino, i primi scavi medievali dell’Italia meridionale».
Definito “libro vivente”, Elio Dimitri, che festeggerà gli 86 anni l’8 luglio prossimo, è nipote di Pietro Marti, uno dei più illustri giornalisti e scrittori salentini dei primi decenni del Novecento. Autore della ponderosa “Bibliografia di Terra d’Otranto dal 1550 al 1993” (poi aggiornata sino al 2004 nel 2007), Dimitri ha all’attivo più di 80 pubblicazioni.
«La produzione di Elio Dimitri, fondamentalmente bibliografica e storica, tenace e appassionata, è condensata nei volumi, così come nei saggi e negli articoli, nei quali ha affrontato varie sfaccettature degli aspetti interconnessi con le vicende più rappresentative della storia più generale del Mezzogiorno italiano» ha fatto notare Dino Levante.
Commosso, Dimitri (che succede a Pietro Lacaita come direttore onorario della “Marco Gatti”), ha annunciato che donerà alla biblioteca un volume ormai introvabile che parla delle benefattrici Troiani e Giannuzzi.











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