«C’è di tutto: rifiuti pericolosi ed altamente inquinanti (materiali plastici, medicinali, bottiglie e fustini contenenti liquidi non meglio identificati, bombole di gas corrose, siringhe), scarpe, reti, buste, tappi, relitti, sedie, sdraio, cassette di legno e plastica, gomme, bombolette spray, detersivi; senza considerare una tartaruga marina spiaggiata, morta da mesi e in decomposizione (di grandi dimensioni)»
Sarà pure la più bella spiaggia del mondo (come è stata definita dai lettori del portale di Vanity Fair), ma bisogna anche tenerla pulita.
E’ il senso di una lettera che cinque famiglie proprietarie di altrettante abitazioni di una zona periferica di Campomarino, esattamente contrada “Mirante”, hanno inviato all’Amministrazione di Maruggio e ai mass media. Il litorale di questo tratto di costa, nei pressi del “ponte secco”, in direzione Borraco, è purtroppo quasi impraticabile a causa dei tanti rifiuti che attendono ancora di essere rimossi.
«Da sempre abbiamo combattuto con la sporcizia ed i rifiuti in quel tratto di costa (e non solo in quello), ma quest’anno vogliamo denunciare l’incredibile peggioramento della situazione, dovuto anzitutto all’inciviltà di pescatori e frequentatori, alla totale
noncuranza di chi naviga e pesca in su quel tratto di costa e, se ci è permesso, alla totale assenza di servizio pulizia spiaggia in quella zona» scrivono nella lettera le cinque famiglie. «Da parte nostra abbiamo sempre cercato di tenere pulito, di pulire (nei limiti del possibile) e di “educare” i nostri figli, amici, parenti, conoscenti e passanti. Ma a quanto pare solo questo non basta».
Lungo è l’elenco dei rifiuti trovati quest’anno. Ci sono persino i resti di una tartaruga, in avanzato stato di decomposizione.
«C’è di tutto: rifiuti pericolosi ed altamente inquinanti (materiali plastici, medicinali, bottiglie e fustini contenenti liquidi non meglio identificati, bombole di gas corrose, siringhe), scarpe, reti, buste, tappi, relitti, sedie, sdraio, cassette di legno e plastica, gomme, bombolette spray, detersivi; senza considerare una tartaruga marina spiaggiata, morta da mesi e in decomposizione (di grandi dimensioni).
Ci sono punti della spiaggia in cui la quantità di rifiuti supera di gran lunga la quantità di sabbia pulita presente.
E’ incredibile: è una distesa colorata di spazzatura. Una vera e propria discarica a cielo aperto».
Alla lettera, le cinque famiglie allegano una nutrita serie di fotografie che dimostrano la veridicità di quanto sostenuto.
«Quella spiaggia è frequentata da grandi e bambini. In tutta sincerità, sembra un posto adatto ai piccoli? O comunque adatto a qualsivoglia turista o frequentatore?
Spero l’Amministrazione voglia prendere a cuore questa segnalazione e provvedere ad un’immediata ed approfondita bonifica della zona, onde evitare tale smisurato accumulo di rifiuti e con l’obiettivo di mantenere intatto lo splendore di quel tratto di costa, fra i più belli del Mediterraneo».