L’indagine è partita dalla denuncia del candidato di Sel, Franco Colizzi
Sono almeno cinque, tutti addetti alle operazioni di voto, le persone iscritte nel registro degli indagati per falsità in scrittura privata in relazione airregolarità denunciate in un esposto dal candidato di Sel Franco Colizzi e oggetto di un’inchiesta, avviata dalla procura di Brindisi, sulle primarie – parlamentarie – del 29 e 30 dicembre 2012.
Il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi, titolare del fascicolo, ha delegato la Digos a eseguire ulteriori indagini, con riferimento al ruolo dei candidati del centrosinistra (Pd e Sel) che sono stati inseriti nelle liste elettorali stilate per le successive consultazioni politiche.
La Procura intende valutare se ipotizzare anche a loro carico il concorso in falsità in scrittura privata. Ciò sarebbe possibile nel caso in cui si dovesse accertare che politici poi in corsa per la Camera e per il Senato abbiano ricevuto effettivamente vantaggi in conseguenza delle anomalie rilevate e riguardanti la presenza negli elenchi di almeno una trentina di votanti (in un campione analizzato a Torre Santa Susanna) che hanno invece riferito agli investigatori di non essersi mai recati al seggio. Al momento risultano indagati soltanto coloro che avrebbero materialmente inserito negli elenchi nominativi di persone realmente esistenti ma che non avrebbero mai firmato. Si tratta quindi degli scrutatori.
L’ipotesi di falsità in scrittura privata è stata contestata per il fatto che le primarie - parlamentarie sono consultazioni facoltative e interne ai partiti che hanno però condizionato la composizione delle liste, e quindi il risultato delle politiche, in riferimento ai candidati brindisini.