martedì 26 novembre 2024


29/06/2013 09:27:14 - Salento - Attualità

Questa sera, dalle 15 alle 20, workshop europeo di “Forum Cittadinanza Ambiente e Salute” nel convento dei Cappuccini di Mesagne, sede dell'ISBEM

 
E’ da poco rientrata la missione di cittadini e ricercatori che hanno discusso a Bruxelles delle emergenze ambientali e delle criticità della nostra regione, proprio quando si riuniva la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo. Un gruppo di 15 rappresentanti di associazioni, centri di ricerca e movimenti è stato ricevuto in visita alla Commissione Europea, a margine del corso di preparazione degli attivatori del COHEIRS (Osservatori Civici per la tutela della salute e l’ambiente), progetto coordinato dall’Agenzia Europea per le Democrazie Locali (ALDA) di Strasburgo. Il progetto nasce per verificare come viene applicato negli Stati membri della UE il principio di precauzione sancito a livello europeo dal Trattato di Maastricht. Esso prevede tre principali azioni che si svolgeranno in tempi e modi coordinati:
a) creazione di sentinelle per l’ambiente che vigileranno sul territorio per segnalare e scoraggiare gli abusi;
b) formazione nelle scuole e nelle piazze pugliesi;
c) formulazione di proposte per dare soluzioni possibili e sostenibili alle istituzioni.
Il progetto COHEIRS è stato ideato dal Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute dei Cittadini di Maglie (federazione apartitica con più di 40 associazioni). In Italia, il COHEIRS è diretto dall'ISBEM (Istituto di ricerca che ha di recente aperto un laboratorio per l'innovazione sociale); si è classificato 1° (fra i 6 progetti finanziati dall'Europa) a fronte di oltre 100 richieste provenienti da 27 Paesi, e ha conquistando anche l’Award 2013 come UNO dei MIGLIORI 3 PROGETTI EUROPEI dell’anno. Il COHEIRS si propone di estendere un modello salentino di successo, cioè quello della FEDERAZIONE di ASSOCIAZIONI che convergono sui temi della tutela dell'ambiente e della salute.
Sabato 29 Giugno si svolgerà a Mesagne presso la sede dell’ISBEM (ex convento dei Cappuccini, via Reali di Bulgaria; info 0831 713512) il 1° FORUM CITTADINANZA AMBIENTE e SALUTE come momento di convergenza delle associazioni salentine. Il Forum sarà aperto dal Dr. Agostino DI CIAULA (Medici per l’Ambiente), appena ascoltato dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati in un'appassionata quanto circostanziata audizione sui rischi sanitari dell’ILVA di Taranto. Stesso percorso sarà seguito anche in Campania, dove l'ISBEM ha aperto un osservatorio di Etica Ambientale ad ACERRA (la città del famigerato termovalorizzatore), in sinergia con il Prefetto all’emergenza ambientale, il barlettano, Donato CAFAGNA.
Le associazioni federate inizieranno un percorso per individuare le sentinelle volontarie che saranno iscritte all'Albo prefettizio degli osservatori civici, con compiti di segnalazione di abusi ambientali alla Polizia di Stato. Il progetto è in partenariato col sindacato nazionale di polizia (SILP-CGIL) e tutti i cittadini possono partecipare. Le sentinelle gireranno con un distintivo su cui saranno ben visibili le dodici stelle gialle in campo blu della bandiera europea. Gli animatori delle sentinelle ambientali hanno frequentato in questi giorni un apposito corso di formazione a Bruxelles, dove non sono però mancate iniziative di denuncia come “cartelloni umani” raffiguranti le più gravi emergenze ambientali pugliesi (dall’ILVA di Taranto, alla centrale a carbone di Brindisi Cerano, dai cementifici/inceneritori di Taranto, Barletta e Galatina, alle discariche sulle falde acquifere di Bitonto e Corigliano d’Otanto), che hanno attirato l’attenzione di altri gruppi di visitatori internazionali provenienti da Croazia, Spagna, Slovenia, Malta, Francia, Romania, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e altri Paesi balcanici. Tra un anno, la Commissione Europea avrà il 1° Report sulle criticità in termini di applicazione - a livello locale - del principio di precauzione, cosa che impone di prevedere momenti di oggettiva valutazione scientifica preliminare (e dunque non successiva) alla realizzazione di eventi a potenziale impatto ambientale nonché studi non di parte quali quelli finanziati dagli interessati. Per quanto riguarda, invece, le criticità già presenti sul territorio, le direttive europee stabiliscono che il principio di precauzione deve fornire la guida all’applicazione delle migliori tecnologie disponibili (le cosiddette BAT, Best Available Technologies). “Indubbiamente la materia su cui riflettere per la Puglia sono innumerevoli” – conclude il Dr. Prisco PISCITELLI, medico epidemiologo e ricercatore ISBEM – “e l’Europa rappresenta un interlocutore a cui noi cittadini intendiamo ricorrere per vedere meglio tutelato l’ambiente in cui viviamo e dunque anche la nostra salute”.










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