domenica 22 dicembre 2024


09/07/2013 07:24:33 - Manduria - Cultura

Saranno presenti le giornaliste di Rai Tre Carla Cucchiarelli e Milena Gabianelli

 
66 donne uccise, sinora, nel corso del 2013, ovvero, in media, una ogni due giorni e mezzo. Ben 124 assassinate nel 2012.
Dati agghiaccianti per un Paese, come l’Italia, che si definisce civile.
Non solo: oltre sei milioni e 700 mila italiane tra i 16 e i 70 anni sono state vittime di abusi fisici e sessuali; circa un milione potrebbero aver subito stupri o tentativi di violenza; nel 14% dei casi il responsabile è il partner; solo il 7% delle donne sporge denuncia, lasciando così nell’ombra il 93% degli abusi. Nonostante ciò, in Italia per i centri antiviolenza si destinano solo le … briciole, a conferma che il fenomeno viene sottostimato.
Il femminicidio (un neologismo che rende drammaticamente bene l’idea) e la sua genesi (sociale, ma anche culturale), saranno al centro di un convegno che si terrà ad ottobre a Manduria e che vedrà la partecipazione di esperti del settore (fra questi anche i rappresentanti dell’associazione tarantina Alzaia), scrittrici e giornaliste, fra le quali, hanno già confermato la presenza, Carla Cucchiarelli, vice capo redattore del Tg 3 del Lazio, e Milena Gabanelli, conduttrice della trasmissione cult di Rai Tre, “Report”.
A promuovere il convegno, il movimento culturale mandurino “Manduria Migliore”.
«Chiusa la comunque entusiasmante esperienza elettorale, riprendiamo a proporre alla città spunti di discussione e idee» ha affermato Girolamo Vergine, in apertura dei lavori. «Abbiamo scelto di trattare il problema del femminicidio, perché è sempre più drammaticamente attuale».
E’ poi intervenuto Domenico Sammarco, presidente del movimento, che ha analizzato più approfonditamente il fenomeno, mettendo in evidenza anche come manchi ancora il necessario supporto alle vittime della violenza di genere.
A Gherardo De Carlo è stato affidato il compito di presentare la gradita ospite della serata: la giornalista e scrittrice romana Carla Cucchiarelli. Poi, approfittando anche della presenza nel pubblico di Giuseppina Distratis, fresca di nomina assessorile (si occuperà di Politiche Sociali), ha lanciato una interessante proposta.
«Se il Comune ci aiuta, e non mi riferisco al sostegno economico, noi vogliamo fondare una cooperativa sociale per dare accoglienza alle donne vittima della violenza di genere, affinchè si possa restituire loro la dignità».
Ha infine preso la parola Carla Cucchiarelli, una delle relatrici del convegno autunnale, per il quale si vorrebbero coinvolgere le scuole.
«Si tratta di una vera e propria guerra di genere» è stato il commento dell’autrice del libro “Ho ucciso Bambi”. «Quando le donne alzano la testa e cercano di appropriarsi del diritto di esistere, vengono ributtate in basso. Bisogna allora rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme per far trionfare la cultura del rispetto delle donne. C’è bisogno di partire proprio dalle scuole e, nello stesso tempo, occorre creare una rete di solidarietà».










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