Amleto Della Rocca: «Avevamo proposto l’istituzione di un tavolo tecnico, ma l’Amministrazione ha respinto anche questa nostra idea»
«Un contratto di appena due anni non rende economicamente conveniente l’investimento dell’azienda e quindi appetibile la gara. Sarebbe più giusto, anche per garantire un reale futuro ai 35 lavoratori del servizio delle manutenzioni, prevedere una gara con un contratto di cinque anni».
Il Partito Democratico è stato l’unico gruppo consiliare a non votare favorevolmente l’atto di indirizzo sul servizio delle manutenzioni e della custodia degli immobili, la cui ultima proroga scade il prossimo 31 luglio. Nella seduta del Consiglio Comunale dell’altro ieri sera, è stata approvata, con qualche lieve ritocco, la proposta illustrata dal sindaco Roberto Massafra: proroga del contratto in essere alle stesse condizioni pattuite nel 2006 (per evitare che dal primo agosto la città resti senza i servizi e 35 dipendenti restino senza lavoro); bando di gara per due anni; vincolo per l’azienda che si aggiudicherà la gara di non sostituire gli eventuali dipendenti che andranno in pensione o che opteranno per un altro impiego.
«E’ stata stabilita una proroga di 8 mesi, ma noi crediamo che tale proroga potrà poi dilatarsi a 12 mesi: occorre infatti definire il bando, pubblicarlo e poi espletare la gara» dichiara il consigliere comunale del Pd, Amleto Della Rocca. «Ma il problema non è questo. Il sindaco Massafra promette sempre il coinvolgimento delle minoranze nelle decisioni. Poi, in realtà, impone puntualmente le proprie scelte».
Il Pd aveva formulato una proposta alternativa a quella dell’Amministrazione.
«La nostra proposta si differenzia su due punti fondamentali» prosegue Della Rocca. «Il primo è quello della durata del contratto. Noi temiamo che due anni siano troppo pochi e che inevitabilmente i costi aumenteranno, poiché l’azienda che vincerà l’appalto dovrà ammortizzare le spese in 2 anni anziché su 5. Su questa nostra proposta avevamo registrato, inizialmente, il consenso del consigliere di maggioranza Leo Girardi. Poi, però, la maggioranza, sotto l’incalzare degli interventi del sindaco Massafra, ha fatto retromarcia. So già per certo che i lavoratori interessati sono estremamente delusi da questa scelta. Due anni sono troppo pochi.
Avevamo poi proposto di istituire un tavolo tecnico, composto dai dirigenti dei settori dei Lavori Pubblici e delle Finanze, dall’assessore di riferimento, dal rappresentante delle organizzazioni sindacali di categoria e da un rappresentante della minoranza. Questo gruppo di lavoro avrebbe avuto il compito di vagliare attentamente il progetto presentato dall’ing. Micelli e, poi, intervenendo ove sarebbe stato possibile risparmiare, avrebbe elaborato un piano industriale. Ma anche questa seconda nostra proposta è stata bocciata.
Siamo rimasti in aula al momento della votazione solo per rispetto dei 35 lavoratori interessanti. Anche la nostra astensione va interpretata in segno di rispetto verso queste famiglie e non certamente come un’apertura di credito verso l’attuale Amministrazione, che ancora una volta predica bene e razzola male».