Il 60% sono sfruttate sessualmente, il 21% vittime di “schiavitù lavorativa” e il restante 19% costrette a mendicare
Sono le 1210 donne immigrate – per lo più nigeriane e rumene – intercettate dalle associazioni che si occupano di lotta e sfruttamento sessuale, protagoniste del report presentato dall’assessore alla Legalità della Regione Puglia Guglielmo Minervini. Le donne sono tutte ridotte a vivere per strada. Portate in Italia con l’inganno e sottoposte a rituali magici per convincerle a restituire un debito di 70 mila euro che maturano con gli aguzzini che in Puglia le costringono a prostituirsi, sequestrandone i documenti per impedire la fuga. Il 21% invece sono sfruttate in ambito lavorativo, cioè sottopagate o a nero, e il 19% ridotte a mendicare. Fra queste anche italiane.
Secondo Minervini, gli interventi di contrasto a ogni forma di tratta e sfruttamento degli esseri umani, “devono essere istituzionalizzati affinchè diventino una politica strutturale della Regione Puglia”.