Il primo cittadino replica a tutte le accuse dell’ex sindaco Turco
“Un’intervista provocatoria rilasciata dal consigliere comunale Turco mi offre lo spunto per chiarire per l’ennesima volta la verità su argomenti da lui liberamente narrati come se dal 2006 al 2011 (periodo del suo mandato) l’attività politica-amministrativa del Comune si fosse congelata.
Mi spiace farlo, ma mi corre l’obbligo di ricordare all’ex allenatore (ex Sindaco Turco) che nelle passate elezioni Comunali del 2011, il Sindaco uscente Turco, dopo aver spaccato la sua quadra, è stato esonerato in maniera plebiscitaria dai cittadini torricellesi, con uno scarto di quasi 600 voti.
Ogni commento sul suo operato e su suoi metodi di gestire la cosa pubblica appare superfluo.
Ci siamo forse dimenticati, per ricordare alcuni passaggi del suo mandato, della muraglia in cemento armato che delimita la pista ciclabile di Torre Ovo realizzato, delle operazioni di alta finanza con la rinegoziazione dei mutui che ha portato tanti malefici per la collettività accollandosi debiti per interessi su mutui per altri 30 anni, dell’affidamento alla SOGET, con spese naturalmente a carico dei contribuenti, dell’attività di verifica e accertamento dell’ICI e della TARSU nonostante la presenza di un competente ed attrezzato Ufficio Tributi all’interno dell’ente, delle revoche dei contratti in auge con la precedente amministrazione Franzoso (tipo gestione del cimitero, della gestione del verde e della piscina comunale) che hanno prodotto per l’Ente contenziosi, con aggravi di costi per i contribuenti e, definiamoli malumori, ma forse c’è dell’altro, nelle famiglie dei lavoratori che di punto in bianco si sono ritrovati in mezzo alla strada senza nessun reddito.
Questo modo di fare politica non ci appartiene e lo stiamo dimostrando con i fatti; l’ultimo in ordine cronologico la prorogatio concessa per volontà di questa Amministrazione al revisore dei conti del Comune di nomina Turco. L’intera popolazione ne è consapevole ed apprezza questo modo di operare che ha portato serenità, tranquillità e collaborazione con tutte le associazioni locali.
Ma andiamo con ordine. Sulla gestione 1 e 2 della piscina comunale l’ex sindaco farebbe bene a stare zitto. Per chiarezza dei lettori vorrei ricordare che il contratto di affidamento alla Ditta Dell’Erba, con l’allora Sindaco Franzoso, è stato illegittimamente revocato dall’ex Sindaco Turco. La circostanza è stata definitivamente accertata con sentenza del Presidente della Repubblica definendo il ricorso amministrativo presentato dalla Ditta Dell’Erba. Ne è scaturito un ulteriore ricorso amministrativo al TAR proposto per il risarcimento dei danni di circa 140.000,00.
La questione ereditata dalla mia amministrazione (giugno 2011) è stata affrontata e risolta positivamente subito dopo il mio insediamento anche per evitare un ulteriore contenzioso con l’Associazione Mare del Sud che nel frattempo, nelle more della definizione del ricorso presentato dalla ditta dell’Erba, era diventato il nuovo affidatario della gestione della piscina comunale. Non occorre essere cultori del diritto per capire quali conseguenze avrebbe potuto subire l’Ente da una tale paradossale situazione.
Qualche mese dopo il contenzioso con la ditta Dell’Erba è stato definitivamente chiuso con una transazione con la quale il Comune si è impegnato a pagare la somma di € 38.000,00, omnia comprensiva, senza che il Comune sostenesse alcuna spesa per nomina di legali, con un risparmio rispetto alla legittima pretesa di oltre 100 mila €uro. E questo è un fatto.
Per di più, a questo punto è giusto che la cittadinanza ed i lettori lo sappiano (qualcuno mi chiamerà fesso, ma è il modo di essere), nella transazione l’Amministrazione De Pascale ha preteso l’inserimento di una clausola con la quale la Ditta Dell’Erba si impegnava a non costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico dell’Ex Sindaco e di Altri amministratori, scaturito da una denuncia penale che la Ditta Dell’Erba aveva presentato dopo la revoca del contratto. E questo è un altro fatto.
Fortunatamente gli imputati di quel processo penale sono stati assolti ma il Comune, per questo, dovrà probabilmente rimborsare le spese legali sostenute dagli ex amministratori. Tanto paga pantalone !!
Per quanto riguarda la gestione n. 2 della piscina comunale (quella di affidamento a ASD Mare del Sud) il consigliere Turco deve assumersi le sue responsabilità politiche senza scaricare su altri. Purtroppo per i cittadini-contribuenti è successo che il contratto di fornitura del gas a servizio della piscina comunale non è stato volturato in favore della ASD Mare del Sud come qualsiasi proprietario fa fare quando affitta un suo appartamento.
La voltura è stata eseguita per opera dell’Amministrazione De Pascale nel mese di settembre 2011 quando ormai però la frittata era stata fatta.
Per i due anni e mezzo il Gestore ha gestito la piscina comunale non solo non pagando un solo €uro per il canone previsto, ma sono pervenute al Comune fatture per oltre 80 mila € di gas che ci auguriamo non debba pagare il solito contribuente. Per il momento si sta facendo carico il Comune.
Inutile dire che anche con il nuovo Gestore si è aperto un altro contenzioso che stiamo tentando di risolvere bonariamente per dare la possibilità ai cittadini di usufruire di un bene pubblico realizzato con le loro tasse.
Vi dico soltanto che la ASD Mare del Sud, oltre a non volerne sapere di accollarsi le spese per consumi del GAS (ripetesi circa 80 mila €uro), stranamente, soltanto dopo la voltura, a distanza di circa due anni e mezzo dall’inizio della gestione, lamenta l’assenza di autorizzazioni. Ma se così è, e pare che sia proprio così, come ha fatto l’ASD Mare del Sud ad aprire la struttura sportiva durante l’amministrazione Turco ? Possibile che dopo aver contestato al suo predecessore questa manchevolezza, proprio lui abbia consentito una tale situazione ?
Inoltre, l’ADS Mare del Sud rivendica la realizzazione di opere importanti eseguite all’interno della piscina comunale per circa 70 mila €uro a loro dire verbalmente autorizzate dall’Ex Sindaco Turco. Di certo dalle verifiche eseguite manca ogni atto amministrativo in tal senso. La domanda che mi pongo è chi pagherà per le presunte opere che sono state realizzate dal Gestore.
Per quanto riguarda gli altri contenziosi il Consigliere Turco si scontra con elementi certi ed inconfutabili dimenticando evidentemente che dal 2006 al 2011 è stato Sindaco del Comune lasciando in eredità tante delicate situazioni che lui ha direttamente vissuto e valutato quando ha ritenuto di dover conferire gli incarichi legali per difendere le ragioni dell’ente, evidentemente perché riteneva infondate le avverse pretese. Se così non fosse avrebbe dovuto accogliere le istanze pervenute al Comune con gli atti di citazione evitando ulteriori aggravi di costi per spese legali che oggi lui quantifica in circa 230 mila €uro.
Vorrei ricordare che queste spese, se veritiere, non possono essere addebitate a questa amministrazione, perché rinvengono dalla sua gestione e denotano ancora una volta il modo allegro di gestire la cosa pubblica. Non si possono conferire incarichi legali con impegni di spesa di qualche centinaio di €uro per poi alla fine della causa ritrovarsi parcelle astronomiche che superano i 20 mila €uro.
Ora è chiaro che la mia amministrazione per pagare i professionisti deve trovare le risorse e riconoscere il debito fuori bilancio creato dalla passata amministrazione. E’ troppo facile amministrare così.
Sul contenzioso del povero operaio morto durante l’esecuzione dei lavori della rete fognante a Torre Ovo dice delle cose inesatte, smentite da atti amministrativi avente data certa.
Quando l’Amministrazione Franzoso nel 2006, qualche mese prima della fine del suo mandato, ebbe a conoscere per la prima volta di un atto giudiziario che poteva coinvolgere il Comune conferì immediatamente con delibera di G.M. 187/2006 incarico legale per rappresentare e difendere le ragioni dell’Ente.
Tutta la fase successiva da maggio 2006 sino al maggio 2011 è stata direttamente vissuta amministrativamente dall’ex sindaco Turco che, evidentemente, avrebbe potuto assumere ogni decisione in merito, anche per perseguire eventuali altri corresponsabili.
Ricordo ancora che la sentenza del Tribunale Penale di Taranto che ha condannato il Comune - corresponsabile civile - unitamente agli altri imputati penale al pagamento della somma di € 300.000,00 a titolo di provvisionale in favore degli eredi dell’operaio è pervenuta al Comune il 15.10.2010.
Sul pagamento della provvisionale l’Amministrazione Turco, per oltre 6 mesi è rimasta inerte tanto che gli eredi dell’operaio il 5.5.2011, qualche settimana prima dell’elezioni comunali, ha eseguito un pignoramento di 360.000,00 presso la Tesoreria comunale che di fatto ha bloccato l’attività amministrativa del Comune.
All’atto del mio insediamento, quindi, mi sono ritrovato in eredità un pignoramento che bloccava l’attività amministrativa dell’Ente, con il rischio di non poter pagare le forniture e gli stipendi dei dipendenti. Per capire l’entità della cifra vi dico che 360.000,00 per Comune di Torricella rappresenta quasi la metà dell’IMU che incassa.
Dopo appena 15 giorni dal mio insediamento sono riuscito ad instaurare un dialogo con i procuratori giudiziali degli eredi dell’operaio, e si è riusciti a trovare una soluzione facendo cadere il pignoramento. Il Comune, infatti, senza riconoscimento alcuno e con riserva di ripetere quanto si andava a pagare nei confronti di altri responsabili, si impegnò di dare esecuzione volontaria alla sentenza con il pagamento in tre esercizi finanziari di € 80.000,00.
All’ex Sindaco Turco che sostiene che quella prima tranche di 80.000 era stata accantonata durante il suo mandato gli ricordo che la delibera di consiglio comunale n. 18/2011 è stata adottata il 10.06.2011 (amministrazione De Pascale) e lui in quella sede insieme al gruppo intero di minoranza ha espresso un voto contrario.
Ed allora di che cosa stiamo parlando ????
La questione vista l’importanza viene costantemente monitorata con la collaborazione del legale di fiducia del Comune e, anche qui, si sta lavorando per una soluzione bonaria. Ci si sta adoperando affinchè il pagamento già eseguito di € 140.000,00 possa essere ritenuto sufficiente per liberare l’Ente da ogni altra incombenza.
Anche il contenzioso sull’area mercatale di Torre Ovo, ove sulla stampa il Consigliere Turco anticipa una probabile condanna del Comune a risarcire € 450.000,00 frutto di una perizia espletata, che allo stato il sottoscritto disconosce, è stato direttamente gestito dall’ex Sindaco Turco. L’atto di citazione, infatti, è pervenuto al Comune il 24.10.2008 e la delibera di incarico è stata assunta qualche mese dopo. Il tutto durante il mandato Turco.
In argomento debbo ritenere che al momento del conferimento dell’incarico sia stata fatta una valutazione su quella che era la posizione del Comune e sia deciso di costituirsi in giudizio per dimostrare l’infondatezza della domanda. Diversamente ci si sarebbe dovuti adoperare per risolvere bonariamente la vertenza.
In ogni caso, se la causa dovesse andare, come anticipa l’Ex Sindaco Turco, sarà un’altra bella eredità per l’amministrazione De Pascale che non mancherà di adoperarsi al meglio nell’interesse della collettività, come ha già fatto con l’altra eredità ricevuta nel mese di novembre 2012 quando è stata notificata la sentenza n. 1944/2012 del Tribunale di Taranto.
Nell’occasione la mia Amministrazione è riuscita ad ammortizzare, se così si suol dire, il colpo con un’altra transazione.
La famiglia Del Prete, infatti, ha accettato un pagamento in tre esercizi finanziari 2013, 2014 e 2015 riducendo la sorte capitale da 45.000,00 a 40.000,00, con un risparmio di 5.000,00. Non sono tanti ma è comunque un risparmio.
Per quanto riguarda invece l’esproprio alla famiglia Schifone il fatto si riferisce a circa 15 anni e l’ex sindaco durante il suo mandato era ben a conoscenza della vicenda e avrebbe tranquillamente potuto estinguere la posizione, anche perché all’interno della sua maggioranza vi era la presenza dell’Assessore Schifone. Anche questa è una bella eredità che questa amministrazione, se il credito non è prescritto, affronterà e risolverà nell’interesse di tutti.
Per l’esproprio Morrone ricordo al Consigliere Turco che durante il suo mandato era stato raggiunto un accordo verbale per definire la vicenda ma, al momento della sottoscrizione, qualcuno si è intromesso ed ha ostacolato la definizione dell’accordo.
Oggi rispetto ad una possibile definizione bonaria molto vantaggiosa per il Comune si rischia di pagare una somma esorbitante. Ma la colpa non può essere addebitata all’amministrazione De Pascale. Sull’argomento il consigliere Turco non deve nascondersi dietro ad un dito.
Relativamente al contenzioso con la ditta Lucia – affidataria del servizio di adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione – va evidenziato che, al momento, le richieste di pagamento per risparmio energetico riguardano le annualità 2008, 2009, 2010 e 2011.
Mi chiedo perché mai a tanto non abbia provveduto l’amministrazione Turco atteso che il presunto debito si riferisce agli anni del suo mandato.
Ed allora di che cosa stiamo parlando ???
La mia Amministrazione ha deciso di contestare le pretese sia per le oscure modalità di calcolo del c.d. risparmio energetico eseguito unilateralmente dalla Ditta Lucia sia perché, da una verifica contabile eseguita, è risultato che l’importo (che fino al 2007 mediamente ammontava a circa 20 mila €uro), dal 2008 si è raddoppiato.
Siccome parliamo di danaro pubblico e si vuole avere la certezza che ciò che si paga sia ciò che effettivamente è dovuto abbiamo voluto verificare le modalità di calcolo ed i conteggi.
E poiché l’Ufficio ha manifestato enorme difficoltà ci si è affidati ad un esperto.
Nessuno dice che il risparmio energetico non lo si deve pagare. Ma vogliamo verificare un volta per tutte in maniera limpida e trasparente i conteggi sulla base di quello che era la base di partenza. Tutto qua.
Sul versante attività agricole vorrei ricordare che il rilascio delle autorizzazioni non dipende dalla bravura di un’amministrazione ma dalle istanze che le ditte o imprese presentano.
In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo è naturale che ciò accada molto di rado. Tuttavia, per rispondere al Consigliere Turco, proprio l’altra sera il Consiglio Comunale, all’unanimità ha deliberato la concessione in deroga di un’attività di trasformazione dei prodotti agricoli.
Circa la perdita di finanziamenti, come ha ricordato il vice sindaco Motolese sulla stampa, quel finanziamento di cui parla il consigliere Turco è già stato utilizzato. I lavori sono stati aggiudicati e a breve verranno consegnati (altro che perdita di finanziamenti !!!).
Sulla tanto dibattuta questione dei semafori il dato di fatto, può piacere o non piacere, è che stanno regolarmente funzionando.
Sulla questione della rete fognante a Torre Ovo e della sentenza del TAR Puglia di Lecce che ha annullato gli atti di affidamento ho già avuto modo di chiarire la posizione in un articolo apparso sul quotidiano di Taranto del 21.10.2012. Ribadisco che il Consigliere Turco all’epoca dell’approvazione del progetto –anno 1999- da consigliere comunale di opposizione ha votato favorevolmente il progetto e successivamente, da ex sindaco, è stato pienamente al corrente della vicenda giudiziale ed amministrativa.
Ne è prova la corrispondenza intercorsa negli anni 2007 e 2009, (anni del suo mandato) tra l’ATO Puglia, l’AQP S.p.A. ed il Comune di Torricella.
Che cosa ha fatto l’ex Sindaco Turco ??
E’ una questione spinosa che questa Amministrazione si sta adoperando per risolvere in tempi rapidi.
Sono state fatte diverse riunioni a Bari con l’AIP e l’AQP con il chiaro intento di arrivare alla consegna della rete fognante in favore dell’AQP. Nel corso degli incontri e nei sopralluoghi successivi sono emerse alcune criticità che si stanno superando.
La mia speranza è quella che a breve si arrivi alla consegna parziale o totale dell’intera rete all’AQP.
Per ultimo, sulla questione del revisore dei conti, vorrei ricordare che il procedimento di nomina del nuovo revisore, secondo le nuove modalità, è stato incardinato nei termini di legge. Tanto è vero che il 10.06.2013, dopo aver preso atto della rinuncia del primo estratto e dell’accettazione del secondo estratto, si era già nelle condizioni di andare in Consiglio Comunale per procedere alla nomina del nuovo revisore.
Per volontà di questa amministrazione, pur essendo il revisore uscente in quota alla vecchia maggioranza Turco, pensando di fare cosa gradita, si è voluto concedere il temine di 45 giorni di prorogatio previsto per legge.
Il vecchio revisore, avendo ricevuto in consegna la documentazione sin da mese di giugno direttamente dal sottoscritto, avrebbe dovuto esprimere un parere su una rettifica di una delibera di riconoscimento di un debito fuori bilancio che era all’attenzione del consiglio comunale del 31.7.2013. Lo schema di delibera gli era stato consegnato qualche giorno prima e sembrava non vi fossero motivi ostativi.
E’ successo, purtroppo, che il revisore, con un anomalo comportamento, dovuto, a suo dire, a pressioni ricevute dall’esterno, che farebbe bene a chiarire in quanto valutabile sia sotto l’aspetto disciplinare che dell’interruzione di pubblico servizio, ha ritenuto di non esprimersi, così costringendomi a ritirare il punto all’ordine del giorno per inserirlo in un altro consiglio comunale.
Al di la di tutto, mi auguro che per il futuro non debba essere nuovamente costretto ad intervenire su provocazioni inutili e sterili (magari sulla lauta indennità da Sindaco, circa 1.300,00 al mese, a scapito della mia professione) che appartengono alla vita amministrativa passata, anche sua, e ledono l’immagine del Paese. In questo modo si alimentano focolai che sembravano in via di spegnimento e creano tensioni tra i cittadini.
Un amministratore deve lavorare per risolvere i problemi della collettività e la mia squadra, nonostante tutto, a testa bassa si sta prodigando per questo.
Se stiamo operando bene o male saranno i cittadini a dirlo tra tre anni, come hanno fatto per lui”.