“Per i chioschi si è ritenuto di coinvolgere il Consiglio e per la Tares invece no”
“Dopo i recenti avvenimenti riguardanti il delicato e importante argomento della Censum, sono sempre più convinto che la proposta di deliberazione di Giunta n. 1 del 23/07/2013, al momento non ancora pubblicata e resa operativa, dovrebbe essere secondaria ad una deliberazione del Consiglio Comunale, essendo l’organo competente per qualsiasi indirizzo in materia di concessioni dei pubblici servizi.
Ciò detto, è nel rispetto del comma 2 dell’art.42 del Testo Unico, in cui si prevede l’intervento del Consiglio Comunale ogni qualvolta si tratta di appalti e concessioni. A mio modesto parere, così come è stata impostata la proposta di deliberazione in oggetto, facendo per quest’anno riscuotere la tariffa della TARES alla Censum, non solo potrebbe pregiudicare una eventuale internalizzazione del servizio per il 2014 e dei prossimi anni, ma soprattutto, potrebbe realmente comportare un contenzioso tra il Comune e la stessa Censum.
Per quanto esposto e alla luce di deliberazioni similari di altri comuni limitrofi, l’internalizzazione della riscossione e gestione della TARES, comporterebbe l’azzeramento dell’aggio esattoriale alla Censum e la contestuale diminuzione della tassa ai cittadini. Mi sembra di difficile interpretazione che il problema dei chioschi venga discusso in Consiglio Comunale, mentre un problema serio e costoso come il servizio di riscossione dei tributi della TARES, rimanga fuori dalla discussione e decisione consiliare”.