Nel percorso espositivo centoquaranta manufatti di argilla rossa utilizzati nel corso degli ultimi tre secoli per la cottura degli alimenti. All’interno della mostra è possibile visionare il documentario “I Figuli di Grottaglie”, realizzato intorno alla metà del XX secolo e diffuso per la prima volta al grande pubblico.
Fino al 1 settembre sarà possibile visitare a Grottaglie, Cotture, l’inedita mostra dedicata alla ceramica da fuoco pugliese. Nel caratteristico Quartiere delle Ceramiche, presso la sede espositiva di Casa Vestita è possibile scoprire attraverso centoquaranta manufatti antichi, lo straordinario mondo dell’artigianato ceramico correlato alla cottura degli alimenti . La mostra è curata dall’archeologo Simone Mirto e dal ceramista Mimmo Vestita.
Manufatti con forme inedite e dai nomi quasi sconosciuti, quali Quartaredde e tiedde utilizzate per la cottura delle tipiche pietanze pugliesi, ed ancora ciùcculatere e cùcume adoperate per i decotti e per la preparazione del caffè d’orzo, ma anche fràceri fondamentali per riscaldare gli ambienti domestici durante i rigidi inverni ed una raro alambicco in argilla; sono solo alcuni degli oggetti che il visitatore potrà ammirare all’interno dell’inedita mostra dedicata all’argilla rossa da fuoco. Un ruolo di primaria importanza viene invece dedicato alla pignata, regina delle pentole pugliesi, utilizzata per la cottura dei legumi secchi e delle classiche fave; manufatto che a volte era rivestito da una maglia metallica per aumentarne la resistenza agli sbalzi di temperatura, facendo così assumere alla pignata fìrrata un aspetto quasi militaresco.
Cotture espone una preziosissima raccolta, importante non per il suo valore artistico ma per la rarità dei manufatti esposti dovuta alla scarsa considerazione che hanno subito nel corso dei secoli. La ceramica da fuoco infatti non è stata mai oggetto di collezionismo poiché una volta usurata veniva rotta, riutilizzata per scopi edili o gettata via, in questo modo si sono perse nel corso dei secoli molte forme di manufatti che di generazione in generazione sono scomparse totalmente dalla memoria degli stessi artigiani.
Una produzione strettamente d’uso ma che come tutta la ceramica popolare grottagliese custodisce in sé un gusto estetico intrinseco. Dopo aver realizzato il manufatto al tornio il pignataru, ceramista addetto alla realizzazione della ceramica da fuoco, dava ad esso la garbatezza e staccandolo con un filo di ferro dal tornio ne arrotondava sapientemente gli angoli vivi alla base in modo che il suo aspetto non fosse mai spigoloso ma sempre garbato e gentile.
Manufatti che testimoniano la perizia tecnica e l’operosità delle generazioni figuline di Grottaglie, la cui produzione venne commercializzata nei secoli scorsi con le regioni limitrofe e raggiunse le sponde orientali del Mediterraneo.
Nell'ambito della mostra sarà proiettato "I Figuli di Grottaglie" un video inedito della metà del XX secolo realizzato nel Quartiere delle Ceramiche da Appia Film. Una splendida testimonianza video della laboriosità, della creatività e dei segreti dei figuli, nel periodo in cui il Quartiere raggiunse probabilmente l'apice storico della sua produttività. Il video è stato gentilmente concesso dal collezionista Mimmo Mirto che ha voluto rendere pubblico in questa occasione, un documento inedito e di elevato valore storico e documentale. Il filmato sarà successivamente donato dal collezionista agli istituti scolastici della città per finalità didattiche.
Simone Mirto, curatore della mostra insieme al ceramista Mimmo Vestita, dichiara:
“Cotture è una mostra che guarda al passato ma che si proietta al futuro, inserendosi a pieno titolo nel filone attuale dell’educazione alla nutrizione. Nella nostra macro regione mediterranea, culla della dieta per eccellenza e terra feconda di alimenti salubri, tutelare e promuovere le radici della nutrizione e dell’artigianato ad essa riconducibile costituisce un’opportunità green sulla quale fondare un futuro sostenibile per l’area jonica.
Cotture, documenta un mondo oramai scomparso e riporta le lancette del tempo alle origini dell’arte ceramica, quando l’uomo forgiando i primi recipienti per la cottura degli alimenti compì un passo fondamentale per la sua evoluzione dando così avvio all’arte della ceramica.
La nostra speranza è quella di accendere i riflettori su una produzione artigianale che non ha mai goduto di particolare attenzione e di fornire un nuovo tassello per la promozione del brand Puglia sugli scenari internazionali come il prossimo Expo 2015 di Milano il cui tema è Nutrire il Pianeta”.
La mostra Cotture è realizzata nell’ambito del progetto culturale di Casa Vestita, volto alla riscoperta e divulgazione dell’antico artigianato fittile popolare grottagliese ed oramai appuntamento fisso nel panorama estivo culturale pugliese.
La mostra è realizzata con la partecipazione del Gal Colline Joniche e dell’Associazione Nascìra.