Il suo parere sui presunti sprechi e sul calo del turismo
«L’ho detto, da segretario della sezione locale del PdCI, in tutte le lingue perfino in uggianese arcaico che, il dottor Massaro sindaco, ha fin dall’inizio stravolto il contenuto e il senso del patto politico elettorale.Avevamo individuato nella sua condotta amministrativa le ragioni che lo avrebbero portato a governare la città con maggioranze numericamente variabili, gli abbiamo ripetutamente detto che senza il confronto politico con l’intera coalizione, al decisionismo amministrativo e alla sconsiderata approssimazione con cui la sua amministrazione affrontava i problemi, i suoi consiglieri avrebbero opposto il ricatto dei numeri. Mi amareggia dover constatare che avevamo ragione, poiché a pagare sono i cittadini manduriani in termini economici ma anche in termini di immagine.
Penso a quanto disposto dal TAR di Lecce che invia copia della sentenza alla Procura della Corte dei Conti presso la Regione Puglia, affinché valuti l’eventuale sussistenza di danno erariale, per l’aggravio di spesa, nella circostanza che vede affidata a distinti professionisti la difesa dell’Ente per resistere a ricorsi dall’identico tenore e contenuto.
Osservo l’abbandono e l’improvvisazione nella gestione della zona rivierasca resa caotica dalla mancanza di un progetto operativo che la renda vivibile e la promuova seriamente come punto di riferimento e di eccellenza del turismo pugliese.
Da un lato improvvisazione e dall’altro l’ostentazione muscolosa del potere che vuole sopperire all’assenza di un piano commerciale anche finalizzato al recupero dell’abusivismo.
Un problema questo che non si risolve certamente con un colpo di mano poliziesco sfociato nella distruzione di prodotti alimentari e ricorrendo al piantonamento della casa comunale da parte delle forze dell’ordine.
Senza citare l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico che ogni anno sconta l’intervento delle forze dell’ordine con chiusure coatte di esercizi commerciali.
Dov’è la politica, quali sono gli accordi che il sindaco, presidente dell’ATO TA3 ha prodotto con AQP per abbattere i costi dell’acqua potabile anche in presenza di uno spreco dovuto alla continua erogazione delle fontanine pubbliche.
Al consigliere Mario Doria vorrei chiedere, che cosa ha impedito al sindaco Massaro di rendere operativi i parcheggi a pagamento prima che cominciasse la stagione balneare, cosa gli impedisce di deliberare un piano di viabilità che risponda all’emergenza del pendolarismo serale, quali e di quale natura sono gli ostacoli che frenano l’emissione di un’ordinanza per i passi carrabili, regolamento, questo, già abbondantemente pagato dalla comunità.
Doria non si rende conto del calo vertiginoso delle presenze turistiche, basterebbe indagare sul consumo di pane e di derrate alimentari confrontandoli con gli ultimi tre anni, capirebbe così da buon amministratore che ciò che vede di sera è solo turismo pendolare in un traffico caotico che rende invivibile il territorio e allontana il turismo.
Doria chiede ai verdi per la pace di essere propositivi e di abbandonare la critica anche in vista delle prossime elezioni amministrative e riferendosi all’amicizia che lo lega ad esponenti di quel partito, dichiara la disponibilità dell’amministrazione all’ascolto e perfino alla costruzione di un programma politico comune.
Mi viene da chiedere a Doria:”quali sono gli alti valori che animano il suo agire politico, se sono riconducibile ad una sorta di sodalizio amicale che sta alla base della costruzione delle alleanze”?»
Salvatore Fanuli
del comitato regionale del PdCI