«L’Amministrazione ha affidato alla Censum il servizio di riscossione della Tares solo per un anno. Avevamo solo 20 giorni di tempo per assumere una scelta e, allo stato attuale, il Comune non dispone delle risorse umane necessarie per internalizzare questo servizio, che, peraltro, richiede una fase preparatoria e organizzativa. Per il futuro, è nostro intendimento invertire la rotta e valutare la possibilità di internalizzare l’intera gestione dei tributi o parte di essa».
Il sindaco Roberto Massafra interviene nel dibattito in atto sulla scelta di affidare il servizio di riscossione alla Censum, chiarendo la propria posizione. Questo il suo comunicato completo.
« Ho letto con attenzione tutti gli interventi di consiglieri comunali e non comparsi nell’ultima settimana su vari organi di stampa sul tema dell’affidamento alla CENSUM della riscossione TARES.
Pur con sfumature diverse, Durante e Mancino esprimono dissenso sul merito e sul metodo della delibera di Giunta Comunale n. 11 del 26/07/2013, mentre Lariccia continua a nutrire dubbi sulla regolarità del servizio sinora svolto dalla stessa CENSUM.
A tal proposito sono opportune alcune precisazioni:
1) l’esternalizzazione, cioè l’affidamento a ditte esterne della gestione e riscossione dei tributi, è frutto di scelte operate dalle passate Amministrazioni, siano esse state politiche o commissariali. Nessuno degli attuali amministratori ha avuto parte nel determinare tali scelte, in particolare l’ultima di affidare il servizio alla ditta CENSUM. Anche in considerazione di indicazioni che provengono da organi tecnici e politici nazionali, è nostro intendimento invertire la rotta e valutare la possibilità di internalizzare l’intera gestione dei tributi o parte di essa, così come è stato molto chiaramente scritto nella succitata delibera 11/2013, che invito tutti a leggere nella sua interezza (http://www.comune.manduria.ta.it/).
2) Tale obiettivo non è però raggiungibile con le attuali risorse umane a disposizione del Comune e necessita comunque di una fase preparatoria ed organizzativa che sarebbe stato impossibile definire in 20 giorni. Questo, infatti, è il tempo che l’Amministrazione avrebbe avuto a disposizione dal giorno del suo insediamento, 03/07/2013, e la scadenza del 31 luglio, stabilita dal Commissario Prefettizio, per l’emissione dei bollettini di pagamento della prima rata TARES, e che avrebbe comportato, qualora non fosse stata rispettata, il rischio che ci venisse addebitato un danno erariale. Per questa ragione si è deciso di affidare alla CENSUM per il 2013, e solo per 2013, anche la gestione e riscossione di questa nuova tassa.
3)L’obiezione che viene fatta in merito alla competenza della Giunta piuttosto che del Consiglio Comunale a deliberare in tal senso non sussiste, in quanto l’iter appena descritto che conduce alla esternalizzazione era nei fatti già stato tracciato dalla deliberazione del Commissario Straordinario n. 76 del 05/06/2013, adottata appunto con i poteri del Consiglio. La Giunta appena insediata, in considerazione dei tempi ristrettissimi, non ha potuto far altro che applicare quanto già stabilito da chi faceva le veci del Consiglio Comunale, limitando però gli effetti ad un solo anno e ponendo le basi per la rinegoziazione dell’aggio spettante alla CENSUM secondo condizioni più favorevoli al Comune. Coloro che si sentono, a torto, defraudati del diritto di discutere della TARES in Consiglio Comunale, avranno modo di rifarsi a breve, quando saremo chiamati, prima dell’approvazione del bilancio di previsione, a definire e decidere in merito al regolamento comunale per la disciplina di questa nuova tassa. Invito tutti i consiglieri comunali a prepararsi per bene a tale appuntamento, anche attraverso il rapido insediamento della Commissione competente, affinchè si possa affrontare un argomento così delicato ed importante per i cittadini con serenità e serietà.
4) Per quanto riguarda il presunto pagamento di aggi non dovuti, ribadisco che il contratto stipulato con la CENSUM prevede che la fatturazione ed il conseguente pagamento degli aggi sia successivo all’incasso dei tributi da parte del Comune; tale incasso avviene direttamente, in quanto i bollettini di pagamento con i quali noi cittadini paghiamo le tasse sono intestati a conti correnti comunali e non della CENSUM. Pertanto, contrariamente a quanto sostenuto dal consigliere Lariccia, è tecnicamente impossibile che la suddetta ditta incassi gli aggi senza che il Comune abbia riscosso. Sottolineo che dal 13/06/2013, data del mio insediamento, ad oggi, non è ancora stato effettuato alcun pagamento alla CENSUM per aggi pregressi, che pure sono maturati. Pertanto eventuali ed improbabili versamenti di aggi non dovuti in data precedente al 13/06/2013 sarebbero da attribuire unicamente ad errori di calcolo degli uffici preposti (gli stessi uffici che qualcuno ritiene da subito idonei alla gestione diretta dei tributi) e non certo alla mancanza di quell’azione di controllo che l’Amministrazione ha il dovere di esercitare.
Concludo dicendo che, pur non condividendo l’opinione del consigliere Durante, la rispetto, riconoscendogli un atteggiamento coerente ad una posizione da sempre contraria alla esternalizzazione del servizio tributi, che prescinde dalla sua collocazione politica. Spero, però, che la legittima differenza di opinioni non gli impedisca di riconoscere la buona fede di chi, comunque, ha la responsabilità delle decisioni, nel rispetto delle leggi e degli interessi della comunità.
Lo stesso dicasi per il consigliere Lariccia, che mi ha confidato di essere mosso unicamente da obiettivi di trasparenza, che apprezzo e condivido. Mi aspetto, qualora gli uffici comunali e la CENSUM riuscissero a dimostrare anche ai suoi occhi la regolarità del servizio di riscossione dei tributi sinora esercitato, che ne dia pubblicamente atto.
Non posso invece consentire a Tullio Mancino di usare nei miei confronti toni calunniosi quali quelli che si sottintendono dietro la parola “illegittimo”. È evidente che la “lezione di Maggio” non è servita a far acquisire l’umiltà necessaria ad immedesimarsi in chi, avendone avuto il consenso, esercita l’azione di governo con puro spirito di servizio: sempre, non solo quando si tratti di autorizzare canti, balli e sagre. Ancor più in questo particolare momento storico, in cui parole e atteggiamenti imprudenti e demagogici alimentano un clima di diffidenza e rancore, che può tradursi in episodi di violenza quali quelli perpetrati, in comuni vicini, a danno di amministratori e consiglieri comunali di tutti gli schieramenti.
Ad ogni modo mi auguro che Giovani per Manduria, come anche i Verdi, sappiano andare oltre gli slogan pregiudizialmente ed ideologicamente ostili alla esternalizzazione dei servizio di riscossione dei tributi e forniscano proposte concrete su come, con chi e in quanto tempo giungere alla gestione diretta, che anche noi auspichiamo e che a Manduria non c’è mai stata».