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26/08/2013 19:38:14 - Provincia di Taranto - Cultura

 Un vero e proprio monumento dell’archeologia industriale internazionale

Un premio per mantenere viva l’attenzione su un bene di inestimabile valore storico: il Mulino Scoppetta di Pulsano, un vero e proprio monumento dell’archeologia industriale internazionale, l’unico mulino a cilindri in Europa “sopravvissuto” fino ad oggi così come era un secolo addietro.

È il Premio “Mulino Scoppetta per l’archeologia industriale”, giunto quest’anno alla quinta edizione, che premia le personalità distintesi a livello nazionale per il loro impegno nell’ambito dell’archeologia industriale.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale “La ‘Ngegna Onlus” di Pulsano con il patrocinio del CSV Taranto e in collaborazione con l’A.I.P.A.I. (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) e con l’I.B.A.M. (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali).

L’evento si svolgerà giovedì 5 settembre, a partire dalle ore 19.00 presso la “Cantina e Oleificio Sociale”, in via Taranto a Pulsano; la scelta della location non è casuale: quest’anno il premio vuole anche sottolineare l’importanza dei valori di quella produzione agricola che da sempre ha un forte impatto sull’economia pulsanese.

Alla manifestazione, inoltre, interverranno gli studenti dell’XI Master in Archeologia industriale che sono stati guidati dai professori universitari Luigi Fontana, Antonio Monte e Renato Covino.

 

L’Associazione di volontariato Onlus “La ‘Ngegna”, guidata dal presidente Luigi Marinò, ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza del ripristino, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale.

Uno dei più importanti sul territorio pulsanese è sicuramente il Mulino Scoppetta, posto sotto tutela nel 2001 dal Ministero dei Beni culturali in quanto di “interesse particolarmente importante”.

Costruito nella seconda metà dell’Ottocento come arcaico “mulino a pietra”, nel 1911 al Mulino Scoppetta venne affiancato un moderno farinificio con l’introduzione dei “laminatoi a cilindri”; in seguito, nonostante lo sviluppo della tecnologia avesse portato all’invenzione di nuovi macchinari molto più efficienti, nei decenni seguenti i proprietari non apportarono significativi ammodernamenti degli impianti, e così questi rimasero in gran parte inalterati fino al 1970, anno in cui l’impianto cessò le attività. Per trenta anni sul Mulino Scoppetta e i suoi vetusti macchinari cadde poi l’oblio.

Questa straordinaria serie di coincidenze ha fatto sì che oggi a Pulsano sia ubicato un eccezionale esempio di archeologia industriale: l’unico mulino a cilindri in Europa giunto ai giorni nostri praticamente intatto, così come era un secolo addietro, anche se l’immobile e i macchinari avrebbero bisogno di urgenti interventi di restauro e di messa in sicurezza.











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