«Abbiamo tenuto bene il campo e, in particolare nella ripresa, siamo stati superiori ai nostri avversari»
«Ho assistito alla partita che mi aspettavo: da una parte una squadra, la mia, che ha iniziato la preparazione da circa tre settimane e che è alla ricerca dell’amalgama fra nuovi e vecchi; dall’altra una squadra più pimpante atleticamente, che gioca insieme da un paio di anni. Abbiamo tenuto bene il campo e, in particolare nella ripresa, siamo stati superiori ai nostri avversari».
Mister Antonio Giunta preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno. Il pareggio interno con il Copertino può andar bene, anche perché maturato in rimonta, grazie ad una splendida rete di Giovanni Malagnino, arrivata al 33’ della ripresa.
Dopo un primo tempo con qualche lacuna di troppo, mister Giunta ha osato nella ripresa, tentando il tutto per tutto. Ha modificato lo schema della propria squadra, optando con il 3-5-2, con il neo entrato Mero a far reparto in difesa con il camerunense Boumsong e il bravo Maurilio De Giorgi, con l’eclettico Coccioli avanzato sulla linea dei centrocampisti (finchè le gambe hanno “girato”, ha garantito propulsione in fase di attacco e copertura sul pericoloso Di Santantonio), e con Malagnino spostato a destra.
La scelta è stata azzeccata. Si è visto un Manduria che, più spregiudicato, ha creato più pericoli agli ospiti, reclamando per un fallo di mani in area non visto dall’arbitro e per una rete di Scarciglia annullata per una presunta carica al portiere avversario.
A togliere le castagne dal fuoco è stato uno dei pochi manduriani doc della squadra, capitan Giovanni Malagnino.
La gara ha però evidenziato anche qualche limite nella rosa. Ad esempio, sono solo due gli under classe ’95: l’esterno basso Macrì (che ha giocato ieri) e l’esterno altro Pasimeni (che viene impiegato in trasferta). Servono altre alternative, per consentire a Giunta di impostare diversamente la squadra.
Sotto esame anche i due stranieri, tesserati sabato. L’ex Inter Boumsong è partito timoroso, creando un paio di falle preoccupanti al centro dell’area biancoverde; poi è cresciuto anche in personalità, servendo l’assist vincente a Malagnino. Il rumeno Voinea ha indubbiamente stoffa, ma non si è ancora integrato nella squadra.