venerdì 22 novembre 2024


12/09/2013 10:40:02 - Manduria - Politica

“Giovani per Manduria” sfida gli amministratori a un dibattito pubblico sulla scelta di esternalizzare il servizio

«L’affidamento a terzi del servizio di riscossione della Tares costerà 200mila euro di spesa in più al Comune di Manduria».
“Giovani per Manduria” sfida gli amministratori a un dibattito pubblico sulla scelta di esternalizzare il servizio.
«Siamo sconcertati dal fatto che la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale monotematico, presentata dal consigliere Lariccia, sia stata sottoscritta solo dal consigliere Durante» sostiene il movimento “Giovani per Manduria”. È possibile che su 24 consiglieri, solo 2 vogliano una discussione pubblica sull’argomento? È possibile che non ci si renda conto che la cittadinanza chiede a gran voce chiarezza e trasparenza su questa vicenda così delicata?
Il nostro movimento è oggi ancor più convinto delle ragioni espresse, soprattutto alla luce dei recenti risvolti che ha assunto l’analoga vicenda del vicino Comune di Sava.
Così come per il Comune di Manduria, infatti, quello di Sava ha sottoscritto un contratto con una società esterna, la CE.RIN, che prevedeva la riscossione ordinaria e coattiva di ICI e TARSU. Sennonché, con la soppressione sia dell’ICI sia della TARSU e dell’istituzione di due nuovi tributi come l’IMU e la TARES, il Comune di Sava, a differenza di quello guidato dal sindaco Massafra, ha ritenuto risolto il contratto con l’anzidetta società e, per l’effetto, ha internalizzato la gestione dei due nuovi tributi. Ed è pur vero che questa scelta ha provocato la reazione dell’azienda bitontina, con conseguente ricorso al TAR, ma quel ricorso lo ha vinto il Comune di Sava. Il TAR di Lecce, infatti, ha confermato le ragioni dell’Amministrazione savese in merito all’affidamento del servizio di riscossione dei tributi.
Secondo i suddetti giudici amministrativi, infatti, non sussiste dubbio alcuno che il Comune possa recedere dal contratto con il cambio della tassazione».
Secondo “Giovani per Manduria” «tale vicenda fa venir meno persino le giustificazioni di coloro che affermano che il contratto in essere con la Censum impedirebbe al Comune di Manduria la gestione diretta della TARES.
Ma i nostri dubbi non rimangono solo quelli di legittimità dell'affidamento. Ad essi si aggiungono anche quelli relativi all’enorme spreco di denaro pubblico che questa scelta ha provocato per l’ente. Facendo alcuni calcoli veloci, infatti, ci si potrà facilmente rendere conto che la decisione di esternalizzare il servizio costerà al Comune di Manduria quasi 200.000 euro in proporzione all’aggio dovuto (ammonta, infatti, a circa 160.000 euro l’aggio dovuto per la TARSU del 2012, il cui valore è ben inferiore a quello della TARES)».










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