venerdì 22 novembre 2024


13/09/2013 06:52:09 - Manduria - Politica

E’ stato deciso che si pagheranno, però, solo 8 gettoni di presenza

Rispettare il regolamento comunale, che stabilisce in 8 il numero dei componenti delle Commissioni Consiliari, oppure ampliarle di una unità, ma pagando solo 8 gettoni di presenza?
Sono le due possibilità emerse durante la riunione dei capigruppo dell’altro ieri mattina. Possibilità che sono sul tavolo del presidente del Consiglio Comunale, Nicola Dimonopoli, cui spetta l’onere di assumere la decisione finale, non prima di aver interpellato il gruppo consiliare del Pd, che ieri ha disertato la seduta come forma di protesta nello stesso moderatore dei lavori del consesso elettivo.
Allo stato attuale vi sono solo queste due alternative. La prima non dispiace alla maggioranza: Commissioni Consiliari ad 8, ma con 5 scranni da assegnare ai gruppi di governo e solo 3 a quelli dell’opposizione. In tal caso, la vittima “sacrificale” sarebbe il consigliere Mimmo Lariccia: il suo gruppo è il più piccolo, essendo l’unico rappresentante dell’Udc in Consiglio. Eventualità, questa, contestata dallo stesso Lariccia, il quale fa riferimento alle norme in vigore, che stridono con quanto contemplato dal Regolamento comunale, che a questo punto andrebbe al più presto adeguato.
Ma c’è anche un’alternativa che potrebbe salvare “capra e cavoli”: Commissioni Consiliari a 9, con 5 rappresentanti della maggioranza e 4 della minoranza. Lariccia farebbe parte di tutte le Commissioni, ma sarebbe disposto a decurtarsi i gettoni di presenza: accetterebbe quelli dei lavori di due sole Commissioni su sei. Lo stesso farebbero i due consiglieri del Movimento Schittulli, che rinuncerebbero ai gettoni di presenza di due altre Commissioni a testa. In tal modo, il Comune pagherebbe solo 8 gettoni di presenza invece che 9. Ma dovrebbe comunque versare gli oneri previdenziali per quei componenti che sono dei lavoratori dipendenti e che per partecipare ai lavori delle Commissioni non potranno recarsi in ufficio.
Crediamo che la strada più facilmente percorribile sia sicuramente la seconda, sulla quale c’è una convergenza di massima di tutti i gruppi consiliari. Dovrebbe esprimersi solo il Pd, che però ha già fatto notare che, con questa seconda ipotesi, si violerebbe il Regolamento comunale.
Sta al presidente del Consiglio Dimonopoli tirare le conclusioni e adottare una decisione che, inevitabilmente, può creare qualche broncio. Anche se non è escluso a priori che Dimonopoli, nel rispetto di quanto richiesto dal consigliere Leo Girardi nell’ultima seduta del consesso elettivo, decida di scaricare la patata bollente al Consiglio Comunale.










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