giovedì 21 novembre 2024


17/09/2013 10:00:32 - Avetrana - Politica

«Bisognerebbe riflettere sulle ragioni che hanno indotto il funzionario dell’Ufficio Ragioneria e Tributi del Comune di Avetrana a chiedere la mobilità per trasferirsi a Manduria. Scartando l’alibi dei motivi personali, che tutti sappiamo non esistere…»

Il trasferimento di un funzionario (la cui mobilità è stata acquisita dal Comune di Manduria, ma non è stata ancora concessa dal Comune di Avetrana), è alla base di un riflessione della consigliera comunale di minoranza, Rosaria Petracca.
«Il settore economico e tributi è stato oggetto di un altro abbandono eccellente che doveva invitare tutti a riflettere: il revisore dei Conti, stimato professionista scelto dal centrodestra ad inizio mandato, ha da tempo rassegnato le proprie dimissioni» ricorda la consigliera di Sel. «Le spese necessarie al funzionamento della macchina amministrativa sono infatti affrontate senza il rispetto di qualsivoglia regola contabile e ciò genera anomali ed enormi debiti fuori bilancio. Debiti che hanno determinato sbilanci contabili notevoli, impedimenti alla programmazione e continui richiami della Corte dei Conti. La pessima gestione e comunicazione tra politica e uffici ha annullato una qualsivoglia programmazione di interventi, ha bloccato i pochi progetti avviati e ha di fatto paralizzato la vita amministrativa. I bilanci di previsione degli ultimi anni sono risultati “falsati” da mancate somme da destinarsi a precisi capitoli di spesa o a residui passivi».
Rosaria Petracca ricorda una recente delibera con cui si prende atto di un debito maturato in questi ultimi 7 anni nei confronti della società “Esconet” ( che gestisce la pubblica illuminazione) di oltre un milione di euro.
«L’Amministrazione ha stabilito (nei soliti modi approssimativi e incerti) quando pagare ma non come. In questa riunione di Giunta, in cui si prende atto di una situazione debitoria a dir poco catastrofica, è assente proprio l’assessore al ramo, l’avv. Tarantini. Assessore che anche nell’ultimo Consiglio Comunale, in cui si approvavano ulteriori debiti fuori bilancio, preferisce tacere e far relazionare il sindaco. È a corto di argomentazioni o non condivide ma non ha il coraggio di opporsi?
Alla luce di tutto questo, a me appare chiaro perché un professionista stimato decida di lasciare l’Ufficio che dirige da circa 20 anni…».










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