«La terra del “Primitivo Doc” è senza dubbio una terra da valorizzare che conquista, ma che non deve essere conquistata»
«L’agricoltura può e deve ritornare ad essere il settore trainante dell’economia dell’arco Ionico-Salentino. Ma i problemi, che vanno affrontati e risolti, non mancano…».
A pochi giorni dall’inizio della vendemmia, l’assessore alle Attività Produttive di Sava, dott. Ivano Decataldo, tasta il … polso al comparto agricolo.
«La terra del “Primitivo Doc” è senza dubbio una terra da valorizzare che conquista, ma che non deve essere conquistata, come già avvenuto in passato e come sta riprendendo ad esserlo in questo particolare momento di crisi economica ma soprattutto crisi del comparto agricolo» è la premessa dell’assessore Decataldo. «Le medaglie d’oro e d’argento assegnate in uno dei più prestigiosi concorsi enologici internazionali ad alcuni “Primitivi” prodotti da realtà savesi (private e cooperative) creano le condizioni per avviare un lavoro di squadra senza precedenti, che vede come attori protagonisti i produttori, ma come registi le istituzioni. Istituzioni che in questi ultimi anni sono state un pò assenti ma che ora dovranno farsi carico dei gravi problemi strutturali che stanno mettendo in ginocchio le aziende agricole pugliesi».
Un quadro aggravato dalle condizioni atmosferiche che nella fine del 2008 e nei primi sei mesi del 2009 non hanno riservato nulla di buono.
«I gravi danni provocati dalle persistenti piogge tra dicembre e aprile e le grandinate di giugno hanno arrecato notevoli danni alle produzioni ma anche alle strutture ormai compromesse per i prossimi anni; tutto ciò senza trovare garanzie e tutele da parte delle istituzioni, come il Governo che ha deciso di azzerare i fondi di solidarietà per le calamità facendo ricadere sugli agricoltori i costi delle assicurazioni che, anche se parziali, risultano sempre troppo onerosi in particolari momenti di scarsa liquidità, derivata anche dal notevole abbattimento dei prezzi delle produzioni. Ad avvalorare il momento di difficoltà e delle persistenti avversità atmosferiche c’è stato, alcuni mesi fa, lo slittamento degli OCM vino, causa impraticabilità dei terreni. La Regione Puglia, come ha già fatto per gli altri settori produttivi, varando un piano anticrisi (sotto forma di finanziamenti e sostegno al credito), dovrà farsi carico della situazione, dando un’accelerata ai Piani di Sviluppo Rurale, alla determinazione dei Gruppi di Azione Locale, che giusto qualche giorno fa sono passati alla seconda fase di selezione, sostenendo le aziende agricole che hanno subito danni.
A seguito di solleciti scritti e verbali ai vari enti, siamo riusciti finalmente ad ottenere dall’Ispettorato Agrario, infine, i primi rilievi che porteranno alla relazione conclusiva sullo stato dei luoghi. Il tempo stringe, le aziende sono al collasso e aggraveranno la loro situazione non appena giungeranno le scadenze dei pagamenti degli oneri previdenziali. Noi non staremo fermi a guardare: faremo tutto il possibile insieme ai produttori e alle associazioni di categoria per ottenere uno dei tanti “ammortizzatori” tanto decantati quando si parla di industria. Se non avremo risposte rapide ci attiveremo per concordare, insieme a tutti i comuni delle terre del “Primitivo Doc”, delle azioni congiunte per essere ascoltati e per ottenere le giuste ed eque garanzie. E’ estremamente urgente iniziare a fare sistema e parlare con una voce unica, senza protagonismi e senza primati, non possiamo più permetterci che per l’egoismo di qualcuno, intere comunità paghino un prezzo così alto».