«Dobbiamo guardare avanti, proiettarci sulle sfide future con una nuova squadra che, come auspica Raffaele Fitto che avvenga a livello nazionale, anche sul nostro Territorio sia individuata mediante una serie di congressi»
«Dobbiamo guardare con fiducia al futuro e, nel solco tracciato in queste settimane da Raffaele Fitto, leader assoluto del centrodestra pugliese e nazionale, rilanciare la nostra attività anche a Taranto e nella sua provincia.
In questo senso il prossimo passaggio da PdL a Forza Italia, che sarà sancito dagli 800 delegati al prossimo Consiglio Nazionale, anche sul nostro Territorio rappresenta una grande occasione per operare un rinnovamento radicale della organizzazione del nostro partito.
Oggi è inutile polemizzare sul passato: dobbiamo guardare avanti, proiettarci sulle sfide future con una nuova squadra che, come auspica Raffaele Fitto che avvenga a livello nazionale, anche sul nostro Territorio sia individuata mediante una serie di congressi, a livello comunale e provinciale, che sappiano eleggere gli uomini migliori del centrodestra in grado di riportarlo alla vittoria.
L’elettorato del nostro Territorio ha una “anima” di centrodestra, a Taranto come nei più importanti centri della provincia, penso a Martina Franca o Palagiano, e solo una serie di vicissitudini ha portato alla loro guida Amministrazioni di centrosinistra; non a caso l’ultima tornata elettorale amministrativa ha visto il centrodestra affermarsi in quasi tutti i Comuni della nostra provincia in cui si votava.
Oggi abbiamo una straordinaria opportunità: le amministrazioni di centrosinistra che guidano da troppi anni il nostro Territorio, infatti, hanno ormai mostrato a tutti i cittadini gli enormi limiti che caratterizzano la loro azione politica ed amministrativa.
A livello regionale la “Puglia migliore” promessa da Vendola si è rivelata una chimera, a livello provinciale otto anni di centrosinistra hanno lasciato in eredità solo delicate “vertenze”, come il “Paisiello” o IsolaVerde, scuole fatiscenti e una rete viaria provinciale dissestata, mentre a Taranto Ippazio Stefàno non solo dimostra di non saper governare il quotidiano, ma neanche di saper dare un contributo concreto alla soluzione degli enormi problemi che attanagliano la nostra comunità, se si escludono le tante letterine inviate a Bari e a Roma…
Il nostro partito deve avere organi rappresentativi in grado di elaborare e sviluppare sul Territorio un’azione politica ancora più incisiva, denunciando ai cittadini le incapacità del centrosinistra e proponendo loro le nostre soluzioni.
Questo potrà avvenire solo con un radicale rinnovamento degli organi rappresentativi che mi auguro avvenga nell’ambito del prossimo passaggio da PdL a Forza Italia che, come detto, si realizzerà entro l’anno.
I tempi dell’attesa sono finalmente finiti, e la storia del centrodestra si è rimessa in moto».
Arnaldo Sala
Consigliere regionale PdL