Sarà la prima di una lunga serie di defezioni?
Subentreranno nuovi dirigenti agli attuali che, da martedì, sono dimissionari? Resterà l’organico attuale oppure, presto, si potrà fare affidamento solo sulla juniores? Scomparirà del tutto la squadra, come sta accadendo a Nardò? Sarà consegnato nuovamente il titolo al sindaco?
Sono le domande più ricorrenti, in queste ultime ore, fra i tifosi e gli addetti ai lavori. Riguardano l’ennesima crisi al buio di questa stagione e l’ennesimo rischio che la squadra possa definitivamente scomparire. In tal caso, il pubblico potrebbe sempre seguire la squadra allestita dalla parrocchia Don Bosco, che peraltro è ora prima in Seconda Categoria.
In quest’atmosfera di massima incertezza, per mister Antonio Giunta c’è il compito di preparare la delicata partita interna di domenica prossima contro il Casarano e, soprattutto, di motivare i calciatori.
Della squadra avversaria, una matricola che ha ambizioni di vincere anche l’Eccellenza, fa parte un ex tecnico del Manduria, Alessandro Longo, che ha lasciato buoni ricordi per quella sua esperienza sulla panchina biancoverde in serie D. Un’annata ricca di pareggi, ma che fruttò una salvezza senza grossi patemi d’animo.
Oggi mister Longo dispone di una vera e propria “fuoriserie” per il torneo di Eccellenza. Una squadra allestita “pescando” talenti soprattutto in Argentina. E’ formata infatti da ben nove calciatori sudamericani la rosa del Casarano. Una colonia importante, ricca di elementi di talento. Agli ordini di mister Longo vi sono i difensori Mignaco, Mirabet e Calabuig, i centrocampisti Ruggiero, Stechina e Lezcano, nonché gli attaccanti Regner, Marinelli e Impallari.
In forza al Casarano anche un ragazzo manduriano: il portiere Angelo De Marco, secondo di Leopizzi, che non ha mai avuto modo di esprimere il talento nella propria città.