E’ promosso dal Comitato Antinucleare di Maruggio
“Riprendersi la propria terra e la propria vita significa misurarsi con la volontà di superare le contraddizioni continuamente imposte dal sistema, alla ricerca di quella qualità, di quel benessere e di quella felicità che non possono essere costruiti trascurando la saggezza dell’esperienza storica”.
Secondo il Comitato Antinucleare di Maruggio, la “biodiversità, l’unica depositaria di verità incontestabili, è patrimonio della cultura-coltura dei singoli territori; rispettarla significa contrapporsi all’annichilimento e all’omologazione forzata della globalizzazione colonialista del capitalismo di vecchia e nuova generazione.
La spinta della produzione, anche di tipo energetico, sempre più profittevole, folle e sfrenata ha permesso un saccheggio storico e continuo delle terre ad opera dell’industria, rendendo ormai a brandelli un’agricoltura, oggi volutamente smembrata, ma storicamente fonte primaria di occupazione e di un equilibrato benessere psico-fisico”.
Su questi temi il Comitato Cittadino Antinucleare organizza una serie di seminari, dibattiti e proiezione di filmati al fine di rilanciare il concetto di un’agricoltura saggia e collettiva, contro la svendita perpetrata da un’imprenditoria agricola vantaggiosa per pochi, mercificante ed oppressiva per molti.
La realtà agricola odierna sarà il tema principale e collante di tutti i dibattiti, collegandola di volta in volta alle varie situazioni.
Il primo incontro si terrà questa sera presso il circolo Arci di Maruggio. Dopo il dibattito sarà proiettato il filmato “Semi resistenti”.