LOSPINUSO: “Colasanto di fatto conferma lo stato di abbandono e di degrado dell’Ospedale di Manduria, dopo quasi cinque anni di governo-Vendola”.
Il Consigliere Regionale AN-PDL e Coordinatore Provinciale PDL di Taranto Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota:
”Basta leggere i resoconti di stampa della conferenza dell’amico Direttore Generale della ASL TA Domenico Colasanto per avere netta e definitiva conferma dello stato di abbandono e di degrado in cui colpevolmente versa l’Ospedale “Giannuzzi” di Manduria. Da essi infatti emerge un quadro desolante di crisi che investe presso che tutti i Reparti ed i Servizi, dall’Ortopedia alla Ginecologia, dalla Chirurgia all’Anestesia e Rianimazione, e dalla quale il Direttore Generale non si può salvare lamentando “carenze strutturali e macchinari vecchi riconducibili alle precedenti gestioni”, come se le gestioni in carica non abbiano il compito proprio di rinnovare quello che è invecchiato. Addirittura patetico il riferimento, peraltro parziale, al Piano-Fitto, come se non siano passati quasi cinque anni da quando Vendola vinse le elezioni promettendo di cambiarlo ed i suoi managers non abbiano anche e soprattutto questa missione. A ciò si aggiunga che tale famigerato-Piano, che l’incapacità di una sinistra in tutt’altre faccende affaccendata non ha saputo né realizzare né sostituire, prevedeva progetti e risorse –per esempio, per la ristrutturazione del “Giannuzzi”- che le gestioni successive, compresa quella di Colasanto, hanno colpevolmente lasciato cadere. Veramente esilarante l’appello finale a fornire suggerimenti su come convincere i medici a superare le loro prevenzioni nei confronti dell’Ospedale di Manduria dovute all’obsolescenza ed all’inadeguatezza dei macchinari. Basterebbe decidersi a rinnovare tali macchinari, magari non perdendo ottime occasioni per tacere.”
”Basta leggere i resoconti di stampa della conferenza dell’amico Direttore Generale della ASL TA Domenico Colasanto per avere netta e definitiva conferma dello stato di abbandono e di degrado in cui colpevolmente versa l’Ospedale “Giannuzzi” di Manduria. Da essi infatti emerge un quadro desolante di crisi che investe presso che tutti i Reparti ed i Servizi, dall’Ortopedia alla Ginecologia, dalla Chirurgia all’Anestesia e Rianimazione, e dalla quale il Direttore Generale non si può salvare lamentando “carenze strutturali e macchinari vecchi riconducibili alle precedenti gestioni”, come se le gestioni in carica non abbiano il compito proprio di rinnovare quello che è invecchiato. Addirittura patetico il riferimento, peraltro parziale, al Piano-Fitto, come se non siano passati quasi cinque anni da quando Vendola vinse le elezioni promettendo di cambiarlo ed i suoi managers non abbiano anche e soprattutto questa missione. A ciò si aggiunga che tale famigerato-Piano, che l’incapacità di una sinistra in tutt’altre faccende affaccendata non ha saputo né realizzare né sostituire, prevedeva progetti e risorse –per esempio, per la ristrutturazione del “Giannuzzi”- che le gestioni successive, compresa quella di Colasanto, hanno colpevolmente lasciato cadere. Veramente esilarante l’appello finale a fornire suggerimenti su come convincere i medici a superare le loro prevenzioni nei confronti dell’Ospedale di Manduria dovute all’obsolescenza ed all’inadeguatezza dei macchinari. Basterebbe decidersi a rinnovare tali macchinari, magari non perdendo ottime occasioni per tacere.”