Quali ripercussioni ci saranno ora sulla tenuta della maggioranza?
Nel giorno in cui il Consiglio Comunale si ricompatta per opporre un secco rifiuto all’ipotesi di sopralzo della discarica, la maggioranza evidenzia le prime profonde crepe.
Durissime sono state le frasi pronunciare dal consigliere comunale Enzo Andrisano, il quale ha parlato anche a nome di Marcello Venere. Pur annunciando la fuoriuscita dal gruppo consiliare “Proposta per Manduria”, Andrisano non ha lesinato velenose frecciate all’indirizzo di alcune parti della coalizione.
«Noi per primi, solo dopo quattro mesi di Amministrazione, abbiamo scoperto che le vecchie logiche, i vecchi metodi, dai quali pensavamo di aver preso definitivamente le distanze, permangono e sono utilizzati esattamente come prima, se non peggio. Anche oggi tutto viene deciso senza alcuna discussione interna alla lista o alla maggioranza, ma da una cabina di regia fatta di pochi uomini».
Sia Andrisano che Venere si dichiarano, dunque, indipendenti, ma restano in maggioranza.
In apertura di seduta, poi, anche il presidente del Consiglio Comunale, Nicola Dimonopoli, ha annunciato la sua decisione di abbandonare “Proposta per Manduria”, giustificandola con l’esigenza di essere super partes in aula.
Difficile non collegare queste due contemporanee prese di posizione. Anche perché non è abbandonando un gruppo che si diventa super partes, se poi si resta comunque all’interno di uno schieramento, in questo caso la maggioranza.
Occorre ora comprendere le prossime mosse dei consiglieri indipendenti. Lo scranno dell’assessore Annamaria De Valerio, in quota a “Proposta per Manduria”, è in bilico?