mercoledì 27 novembre 2024


25/11/2013 20:23:52 - Manduria - Calcio

Nonostante la sconfitta interna col Crispiano, il Don Bosco continua a guardare con fiducia al futuro

L’ASD Don Bosco Manduria, dopo aver perso la sua imbattibilità domenica scorsa allo stadio comunale di Sava contro un bel Crispiano, accettando giustamente la sconfitta in campo, di sicuro non è amareggiata e delusa, anzi certamente questa è una bella lezione che farà ripartire i ragazzi e tutta la società verso il suo primato di classifica.
Bisogna comunque rialzarsi dopo una sconfitta, soprattutto quando una squadra ha stile, carattere e determinazione, perché come nel calcio anche nella vita non serve abbattersi e arrendersi, non serve piangersi addosso e scaricare colpe inutili, ma serve solo la certezza, il credo per cui ricominciare a vincere e l’Asd Don Bosco Manduria ha tutti i presupposti per vincere questo campionato perché lo permettono i fatti e i numeri.
Le assenze di cui qualcuno dovrà fare chiarezza assumendosi le proprie responsabilità (ancora ad oggi nessuna risposta dagli organi che dovrebbero rappresentarci), il reparto difensivo sprovvisto di elementi principali, purtroppo sono il risultato di una squadra decimata, non per colpa di sicuro nostra, che ha subito le qualità di un bel calcio espresso da parte del Crispiano che ha saputo approfittare di questa situazione ed ha portato a casa tre punti fondamentali per il suo nuovo primato di classifica.
Vero è che la nostra squadra ad oggi resta ferma al secondo posto, prima di conoscere nei prossimi giorni “l’ennesima condanna calcistica” e “vergognosa” di un risultato non omologato nella partita disputata qualche settimana fa contro il Talsano.
Il buon calcio insegna anche questo e siamo pronti anche a subìre la seconda sconfitta. No problem, con una differenza logica e perché no anche matematica che dovrebbe far riflettere certamente non noi, che abbiamo ancora tanto da imparare, ma coloro che sono convinti di saper fare calcio, dentro e fuori campo.
Resto convinto che le partite si giocano in campo, come del resto abbiamo fatto noi “normalmente e semplicemente” con il Crispiano la scorsa domenica, accettando la sconfitta a testa alta, ma sempre nei limiti che disciplinano l’unico fattore: la sicurezza che dovrebbe proprio scaturire dal buon senso delle due squadre, senza opzionare decisioni “palesemente scontate” già prima del fischio di inizio, sempre per le stesse ragioni e per i stessi colori.
Non voglio puntare il dito contro nessuno perché ad ognuno le proprie responsabilità, perchè poi saranno i fatti a parlare, anche perché credo che un pizzico di “giustizia sportiva” è comunque rimasta; sembra tutto una coincidenza, fotocopia da anni e anni, come ogni domenica è sempre la stessa società ad assumere atteggiamenti “ben diversi e opzionati” dalla normale gestione di una semplice partita di calcio, come se in campo ci fossero solo loro e nel 2013 possiamo ancora assistere a queste “bassezze”?
Anche l’intelligenza umana viene offesa a questo punto, oltre all’assenza di serietà sportiva, perché secondo il mio punto di vista manca il coraggio di dire a “queste società” di studiare prima lo stile e la cultura e poi forse iniziare a fare calcio e tutto questo dovrebbe partire da organi di rappresentanza per i giocatori che si chiamano: dirigenti responsabili e capaci di trasmettere l’abc del pallone.
Noi a prescindere crediamo nelle idee di rispetto che diventano comunque azioni di fatto ed è per questo che ricominciamo da qui per ritornare a vincere ancora, come siamo ormai abituati.
 
Vice presidente Vito Maggiore
ASD Don Bosco Manduria










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