Intanto il sindaco Luigi Caroli, la giunta e l’intera maggioranza di Ceglie Messapica sono tutti passati con il nuovo movimento del vice premier e ministro dell’Interno, Nuovo Centrodestra
La federazione di «Noi centro», il movimento di Massimo Ferrarese, con il «Nuovo centro destra» di Angelino Alfano significa sostanzialmente il passaggio di oltre 150 amministratori locali della provincia di Brindisi e Taranto con questa nuova sponda dei moderati, fedeli al governo di larghe intese che vede al governo centrale Enrico Letta (Pd) ed Angelino Alfano (Ncd).
Con al tavolo della presidenza il sen. Cassano e con in sala il sindaco di Ceglie Messapica e quello di Cellino San Marco, già aderenti al progetto, assieme a quello di Oria, ieri nell’Hotel Orientale Massimo Ferrarese ha ufficializzato la federazione del suo movimento «Noi centro » al Nuovo centro destra, nella stessa maniera nella quale «Noi centro» è stata federata con l’Udc nell’originario progetto del laboratorio. Ecco perchè gli «uomini restano quelli».
Ed infatti in sala c’erano, tra gli altri, Marcello Rollo e Ciro Argese, presidente e segretario provinciale Udc, nonchè Giampierio Epifani, segretario cittadino e subentrante in Consiglio comunale ad Antonio Ferrari.
«L’Udc si è sciolto in questi giorni ma il progetto di costruire la nuova casa dei moderati no», avevano detto domenica Ciro Argese e Marcello Rollo. «Per noi, però - avevano aggiunto -, il centro e gli uomini che lo hanno rappresentato in questi anni saranno parte integrante del futuro del progetto della casa dei moderati italiani. Abbiamo passato due anni intensi alla guida dell’Udc brindisina che sicuramente ci hanno dato grandi soddisfazioni e, anche adesso che l’Udc non c’è più, vogliamo contribuire a realizzare un grande progetto politico per il nostro territorio e per la nostra Puglia, quello di riunire i moderati della nostra terra e della Puglia. Saremo con Massimo Ferrarese - hanno concluso -, per raggiungere questo ambizioso e importante obbiettivo» .
C’erano anche i vertici passati e presenti della pallacanestro nostrana, da sempre vicini a Ferarrese, ma c’erano anche attenti osservatori, tra i quali il consiglieri comunali Renna e Di Noi, ed il segretario cittadino azzurro Santoro.
Ferrarese ha ribadito in sostanza i traguardi futuri, ma ha ridato in mano al Pd il cerino acceso riguardante il futuro dell’amministrazione comunale di Brindisi.
«Per noi non cambia nulla», ha detto ai cronisti, facendo riferimento al quadro nazionale - con «il Pd al governo con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano» - e chiamando in causa anche Matteo Renzi su questioni di Governo («Renzi ha detto che questo governo può traguardare il 2015»).
«Il Nuovo Centrodestra pugliese è da oggi ancora più radicato sul territorio, dopo l'adesione convinta di Massimo Ferrarese e di circa centocinquanta tra amministratori locali, consiglieri comunali, sindaci appartenenti a tutte le province del Salento - ha detto il sen. Massimo Cassano -. Stiamo così portando avanti con forza il nostro progetto di un movimento politico innovativo che, partendo dalla posizione di coalizione all'interno della casa dei Moderati e del centrodestra, rappresenti la speranza e il futuro. Una strada in fase di realizzazione con la porta che resta con decisione aperta a chiunque voglia prendere parte - ha proseguito -. Con la convinzione che il Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano possa porsi obiettivi molto grandi e importanti tanto a livello nazionale quanto a quello locale, proprio come sta dimostrando in questi giorni il “laboratorio pugliese”. Per adesso - ha detto ancora - non è rilevante parlare di incarichi, e anche in questo “particolare” si accentua la differenza fra chi s'è posto l'obiettivo di innovare e modernizzare il centrodestra e chi invece resta ancorato a vecchi e obsoleti schemi politici. Noi ripartiamo dal territorio e lavoriamo per il territorio - ha concluso -, andremo nei mercati, nei quartieri popolari, negli ospedali, per un confronto dal “basso” con i cittadini che restano i principali attori e protagonisti del Nuovo Centrodestra. E anche per questo non possiamo che accogliere con profonda soddisfazione l'adesione al movimento di Massimo Ferrarese, uno degli uomini la cui azione politica è stata tra le più apprezzate tanto nel Salento quanto nell'intera regione Puglia».
E visto che tutto è da definire negli incarichi ed organigrammi, alle riunioni di maggioranza del Comune di Brindisi, per espressa dichiarazione di Ferrarese, parteciperà Giuseppe Salonna come segretario provinciale di «Noi centro» che non scompare, ma appunto si federa con il Nuovo centro destra. Saranno giorni non semplici, anche perchè alla base del discorso di Ferrarese e di altri c’è la fine dell’Udc, che altri non vedono. Sul taccuino del cronista, infatti, c’è anche questa osservazione. «Non mi hanno fatto intervenire perchè si trattava di conferenza stampa - ha detto l’avv. Rocco Lamarina, vecchia bandiera democristiana e militante dell’Udc -. Tenevo solo a ribadire che l’Udc, contrariamente a quanto si stava dicendo non è per nulla morto. Piuttosto: Rollo ed Argese formalizzino subito le loro dimissioni dai ruoli di partito, onda si provveda al necessario ed auspicabile rimpiazzo».
Intanto il sindaco Luigi Caroli, la Giunta e l’intera maggioranza di Ceglie Messapica sono tutti passati con il nuovo movimento del vice premier e ministro dell’Interno, Nuovo Centrodestra.
«Condividiamo l’idea di Angelino Alfano di dare vita ad un ‘progetto nuovo’ con i moderati italiani – ha spiegato il sindaco Luigi Caroli – E, così come si sta cercando di fare a livello nazionale e regionale, anche noi ci stiamo impegnando nella nostra città a riunire le forze moderate e riformiste, mettendo da parte gli estremisti».