In una settimana ricca di iniziative collaterali alla “Giornata internazionale contro la violenza sulla donne” (25 novembre), l’impegno del Crest si concretizza con l’adattamento teatrale di Valter Malosti dello scespiriano “Lo stupro di Lucrezia”
Il corpo femminile come un campo di conquista o una città da espugnare.
In una settimana ricca di iniziative collaterali alla “Giornata internazionale contro la violenza sulla donne” (25 novembre), l’impegno del Crest si concretizza con l’adattamento teatrale di Valter Malosti dello scespiriano “Lo stupro di Lucrezia”, un testo molto attuale che tocca un punto dolente della nostra attualità: l’idea che la nostra contemporaneità ha del corpo femminile. Lo spettacolo andra in scena, venerdì 29 novembre 2013, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, per la rassegna “Periferie”. Si informa che la presenza di scene di nudo e contenuti tematicamente violenti potrebbero offendere la sensibilità di qualche spettatore, in generale si consiglia la visione ad un pubblico adulto. Biglietto intero 13 euro, ridotto 10 euro. Info: 099.4707948.
Il racconto dello stupro di Tarquinio ai danni di Lucrezia e di come il suicidio della vittima spinga il popolo romano a ribellarsi e a liberarsi dal giogo della tirannia monarchica. La storia succintamente narrata da Tito Livio e Ovidio e poi da Chaucer, in Shakespeare (poema pubblicato nel 1594) diventa uno dei più alti esempi di meditazione sulle conseguenze dello stupro visto dalla parte di una donna. La sua potentissima lingua e la capacità geniale di mescolare l’orrore all’anti-tragica parodia crea una specie di equilibrio incantatore che inghiotte nella musica delle parole senza concedere nessuna sospensione liberatoria. Una lingua tesa, turgida che sarà resa in italiano attraverso l’adattamento teatrale di Valter Malosti tratto dalla recente traduzione in endecasillabi di Gilberto Sacerdoti. A dare corpo e voce alla vicenda due giovani attori diplomati alla Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino diretta dallo stesso Malosti, Alice Spisa e Jacopo Squizzato, cui è richiesto un lavoro fisico e verbale violento ed estenuante, dentro una partitura sonora inquieta e multiforme. I corpi presentati nella loro crudezza ed evidenza appaiono come imprigionati in una sorta di ring/tribunale, un universo circondato da microfoni, spiati da un ambiguo narratore-voyeur. Un’illuminante analisi dei meccanismi che generano le violenze e le sopraffazioni nei confronti delle donne.
Regista, attore e artista visivo, Valter Malosti è anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso. I suoi spettacoli teatrali hanno raccolto numerosi premi della critica italiana e straniera: nel 2009 il premio Ubu per la regia di Quattro atti profani di Antonio Tarantino e il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per la regia di "Quattro atti profani" e "Shakespeare/Venere e Adone". Tra gli ultimi lavori teatrali: "Nietzsche/Ecce Homo", "Disco Pigs", "Poe/Concerto di tenebre", "Signorina Giulia", "Amleto", "Senso", “Quartett/Le relazioni pericolose”, “Maddalene/da Giotto a Bacon”.
La rassegna“Periferie”è realizzata dal Crest nell’ambito del progetto Teatri Abitati, un intervento a sostegno dell’innovazione delle Residenze Teatrali promosso dalla Regione Puglia/Assessorato alla Cultura con fondi FESR 2007/2013, d’intesa con il Teatro Pubblico Pugliese.
la locandina dello spettacolo
Taranto | TaTÀ
29 novembre 2013_ore 21 [durata 60’]
Teatro di Dioniso
Lo stupro di Lucrezia
di William Shakespeare
adattamento teatrale di Valter Malosti
dalla traduzione di Gilberto Sacerdoti
uno spettacolo di Valter Malosti
interpreti Valter Malosti, Alice Spisa, Jacopo Squizzato
suono e luci Gup Alcaro
costumi Federica Genovesi
cura del movimento Alessio Maria Romano
foto di scena Giulia Caira
macchinista Matteo Lainati
assistente alla regia Elena Serra
col sostegno del Sistema Teatro Torino
spettacolo con scene di nudo, adatto ad un pubblico adulto
Durante la programmazione serale, il TaTÀ si fa tata: un innovativo servizio (gratuito) che offre ai genitori la possibilità di assistere agli spettacoli della rassegna “Periferie”, affidando (dalle ore 20 sino al termine dell’evento) i propri figli alle animatrici dello Junior TaTÀ, che li accompagneranno in attività educative e ludiche in una sala adiacente al teatro di via Deledda. Il servizio (max 15 bambini dai 5 ai 13 anni) necessita di prenotazione almeno un giorno prima dello spettacolo.
info biglietteria:
botteghino del TaTÀ - via Grazia Deledda snc, 74123 Taranto
mercoledì e venerdì ore 16 - 19 | giovedì ore 10 - 13
tel (+39) 099 4707948 - mob (+39) 366 3473430 | mail: info@teatrocrest.it