lunedì 23 dicembre 2024


31/08/2009 15:52:02 - Manduria - Cultura

La cerimonia si svolgerà mercoledì alle 19,30 in chiesa Madre

 
Allo scrittore manduriano Omar di Monopoli la seconda edizione del Premio culturale “San Gregorio Magno” di Manduria. La cerimonia si svolgerà mercoledì, alle 19,30, in chiesa Madre, al termine della celebrazione religiosa.
Anche se ancora giovane, Di Monopoli ha una biografia molto ricca. Al suo attivo anche la firma della sceneggiatura de La caccia, corto prodotto dal noto regista salentino Edoardo Winspeare. Il successo letterario è giunto con Uomini e cani, suo primo romanzo di una trilogia per la quale sceglie, come stile, il “western pugliese”. Romanzo che, ambientato nella zona più estrema del versante orientale della provincia di Taranto, ha vinto l’ambito Premio Kilhgren Città di Milano, succedendo a Roberto Saviano, autore di Gomorra. Ha poi pubblicato “Ferro e fuoco”, mentre imminente è la pubblicazione del terzo ed ultimo romanzo della particolare e fortunata trilogia ambientata in Puglia.
«Il Premio San Gregorio Magno è assegnato dal Comitato per i festeggiamenti patronali e dalla Chiesa Matrice di Manduria ad un illustre concittadino che nell’anno si è particolarmente distinto conseguendo importanti successi a livello nazionale ed internazionale» spiega in una nota il parroco mons. Franco Dinoi. «Dopo la premiazione del dott. prof. Massimo Tommasino, quest’anno la commissione ha deciso di passare dal campo della ricerca medico – scientifica a favore della lotta contro i tumori femminili al campo letterario.
Per questo motivo, mercoledì, al termine della Celebrazione Eucaristica presieduta da s. e. mons. Michele Castoro, arcivescovo eletto di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo e amministratore apostolico della Diocesi di Oria, sarà premiato lo scrittore manduriano Omar DI MONOPOLI, autore di diversi libri, tra cui Uomini e cani e Ferro e fuoco, ambientati nella terra di Puglia. Nei suoi romanzi, Di Monopoli, racconta scene di vita quotidiana delle genti del Meridione, tra distese coltivate e brulicanti di braccianti crudelmente sfruttati e speculazioni; unisce la descrizione della sua amata terra di Puglia alla denuncia di soprusi ed ingiustizie che si consumano quotidianamente; racconta il cuore di tanti uomini e donne che ogni giorno devono guerreggiare con una vita spesso non facile, disillusi e disincantati, consapevoli di dover sudare ed impegnarsi per sfamare i propri figli e guadagnarsi un’esistenza che rasenta la soglia della dignità umana.
Per questi motivi, siamo lieti di conferire a questo illustre figlio della nostra amata Manduria il Premio San Gregorio Magno, con l’augurio che la sua non sia una voce che grida nel deserto ma possa alzare un vento capace di spazzare la cortina di fumo che uomini avidi di denaro hanno gettato su di una terra ricca di bellezze, prime fra tutte, il cuore nobile e generoso dei suoi abitanti».










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