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04/12/2013 19:37:30 - Sava - Politica

Iaia: «I tagli nei confronti del Comune di Sava ammontano a circa 700mila euro quest’anno e, se si confrontano i dati rispetto al 2010, a oltre due milioni di euro. Da qui l’obbligo di fatto di intervenire su alcuni tributi, aumentandoli»

Approvato il Bilancio di previsione dell’Amministrazione Iaia: 11 i voti favorevoli e 6 i contrari.
La maggioranza si è dimostrata, ancora una volta, compatta, votando, senza esitazione, il bilancio e tutte le delibere propedeutiche. Numerosi sono stati gli emendamenti proposti dalle minoranze, ma sono stati tutti respinti.
«Sono stati presentati fuori termine, vale a dire nel corso della seduta stessa del Consiglio, e non due giorni prima, come prevede il regolamento del Consiglio Comunale, in modo tale che questi possano essere sottoposti al parere degli uffici competenti» spiega il sindaco Dario Iaia.
Nel corso della seduta il primo cittadino ha richiamato l’attenzione sulla grave crisi finanziaria nella quale versa l’Italia.
«Ho elencato una serie di dati dell’ANCI e di tanti altri comuni della provincia di Taranto, di diversi colori politici, per dimostrare come le difficoltà siano diffuse e non ci si debba abbandonare alla facile demagogia» aggiunge Dario Iaia. «I tagli nei confronti del Comune di Sava ammontano a circa 700mila euro quest’anno e, se si confrontano i dati rispetto al 2010, a oltre due milioni di euro. Questi mancati trasferimenti fanno capire come ci sia una precisa volontà politica di trasformare i sindaci in esattori dello Stato. Infatti, i tagli ai trasferimenti non possono che avere come conseguenza un aumento delle tasse a livello locale, in quanto i comuni, comunque, determinati servizi li devono garantire. Da qui l’obbligo di fatto di intervenire su alcuni tributi, aumentandoli».
Nel corso della seduta è stato approvato anche il nuovo regolamento Tares ed il piano tariffario.
«La Tares è un tributo più equo che calcola la tassa in maniera proporzionale rispetto ai rifiuti prodotti: più rifiuti produci, più paghi. Questa nuova tariffa certamente produrrà dei benefici, in termini di costi, per alcune categorie, quali gli imprenditori proprietari di capannoni industriali, le botteghe degli artigiani, le esposizione, gli autosaloni, i distributori di carburante, gli impianti sportivi. Ci sarà un aggravio di costi per i bar, i rivenditori di ortofrutta, le pescherie, i ristoranti, cioè per quelle attività che producono più rifiuti. Certamente la Tares rappresenta una rivoluzione in un quadro sensibile quale è quello dei rifiuti e come tutte le rivoluzioni necessita di essere compresa e digerita. Non vi è dubbio che alcune categorie sono state colpite in maniera importante da questa nuova tariffa, ma credo che il principio introdotto sia comunque più equo. Occorre, comunque, considerare che quest’anno la rata da pagare a dicembre sarà del 10% del totale, avendo gli utenti già pagato il 90 % già con le prime due tranche».










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