Si utilizzeranno i numerosi reperti depositati presso i locali della Soprintendenza Archeologica in Manduria
Inizierà oggi il corso di restauro dei reperti di ceramica dei sec.XV-XVI, promosso dall’Archeoclub e dal CSV di Taranto.
Si tratta di un corso che, oltre al restauro, si propone di fornire ai partecipanti la conoscenza delle tecniche di ricostruzione e catalogazione della ceramica graffita, invetriata, policroma, di apprezzabile fattura artistica, che si produceva nelle fornaci rinvenute in Manduria, nei sec. XV e XVI.
«Si utilizzeranno i numerosi reperti depositati presso i locali della Soprintendenza Archeologica in Manduria, acquisiti a seguito di lavori di scavo nel centro storico medievale, di epoca tardo medievale» fa presente il presidente di Archeoclub, Sergio De Cillis. «Casalnuovo (ovvero la vecchia Manduria), a giudicare dalla enorme quantità di tali reperti e dalla loro diffusione, ha anche prodotto, oltre a quella graffita, altre forme di ceramica: la grezza acroma, la grezza dipinta, l’invetriata e la protomaiolica».
Il corso, interamente gratuito e corredato da materiale didattico, si articola in quattro lezioni teoriche e in dieci lezioni pratiche di laboratorio, per un totale di 39 ore.
«Alle lezioni teoriche possono partecipare tutti i soci o coloro che intendono tesserarsi per l’occasione» fa presente ancora Sergio De Cillis. «Le lezioni di laboratorio sono riservate ai trenta soci corsisti».
Oggi prima lezione: alle ore 16.30, presso gli uffici della Soprintendenza Archeologica di Manduria, in via XX Settembre 110, terrà la prima lezione l’archeologo Valentino Desantis sul tema: “La ceramica in archeologia: il ciclo di produzione, uso, abbandono, rinvenimento, restauro e musealizzazione. Cenni esemplificativi su contesti medievali rinvenuti a Manduria e loro valore documentario”.