Accolto il ricorso della candidata
La commissione regionale di garanzia del Pd in Puglia accoglie il ricorso presentato da Katia Malagnino sulle elezioni degli organi dirigenziali a Manduria. Non bisognerà, dunque, più ricorrere a ulteriori votazioni: la coordinatrice cittadina del Pd è Katia Malagnino.
Sovvertendo una recente decisione della commissione provinciale, quella regionale, che si è riunita l’altro ieri (erano presenti Loredana Legrottaglie, Emy Sportelli, Franco Cuna, Giuseppe Luigi Bianco, Antonella Gatti, Gianluca Lattanzi, Gilda Binetti, Domenico Desantis), ha stabilito all’unanimità che, nonostante la perfetta parità di delegati espressi dalle due liste in competizione (10 per quella di Katia Malagnino e 10 per quella di Mario D’Oria), il dato che deve essere preso in considerazione è quello dei voti ricevuti dai due candidati. Poiché la Malagnino ne ha ottenuti una manciata in più, ha vinto il congresso e le spetta di diritto la carica di segretaria del Pd di Manduria.
La decisione è stata comunicata agli interessati ieri mattinata, attraverso l’invio del verbale della commissione.
“Esaminato il ricorso giunto da Katia Malagnino inerente lo svolgimento del congresso per la elezione del coordinatore dell’unione comunale di Manduria con gli atti allegati; acquisito il pronunciamento della Commissione Provinciale per il congresso di Taranto con verbale della riunione della stessa del 6 novembre 2013; acquisiti i verbali di scrutinio delle assemblee congressuali di circolo relativi ai circoli “Manduria” ed “Uggiano Montefusco”; interpellata sul merito la Commissione Nazionale per il congresso, che ha reso parere con nota inviata a mezzo e-mail 3 dicembre 2013, alle ore 10,32, a cura di Donato Riserbato, del Dipartimento Organizzazione del PD, col quale si informa che “risulta eletto il candidato segretario che ottiene più voti”; dispone di proclamare la elezione al ruolo di coordinatore dell’unione comunale di Manduria di Katia Malagnino, avendo la stessa candidata ottenuto il maggior numero di voti rispetto al candidato Mario D’Oria».
Questa la comunicazione, che stride con le disposizioni del garante provinciale, secondo il quale sono i delegati espressi dalle due liste ad eleggere il coordinatore cittadino. In presenza di una sostanziale parità di delegati eletti, il garante provinciale aveva deciso di tentare l’elezione del coordinatore cittadino attraverso tre votazioni a scrutinio segreto, la prima delle quali si sarebbe dovuta tenere proprio oggi. Se non si fosse rotto l’equilibrio neppure attraverso il voto segreto dei 20 delegati, si sarebbero richiamati alle urne i tesserati che avevano già votato a fine ottobre.
Decisione che viene dunque superata.
«Visti i contenuti della comunicazione della commissione regionale, l’assemblea prevista per oggi è annullata» è la disposizione del garante provinciale Mimmo Rochira, che poi invia gli auguri di buon lavoro alla neo segretaria.
Pd, quindi, sempre più spaccato in due. Non è da escludere a questo punto, infatti, un ennesimo ricorso, questa volta da parte di Mario D’Oria.