Il titolare di un vivaio di fiori e piante, che ha ricevuto la cartella, ha consegnato le chiavi della sua azienda al sindaco
Che si tratti di una cartella pazza figlia di un errore tecnico piuttosto che di una conseguenza dovuta ad una rigida applicazione di un regolamento troppo esoso, sarà il tempo e le verifiche a dirlo. Fatto sta che un commerciante di Oria, titolare di un vivaio di fiori e piante, si è visto recapitare una cartella Tares da 25mila euro.
Roba dell’altro mondo per una stangata, invece, reale e concreta. Tanto che l’imprenditore in questione, cartella alla mano, si è recato presso Palazzo di Città dove, in segno di protesta, ha consegnato le chiavi della sua azienda al sindaco Cosimo Pomarico.
Il colloquio seguente, resta un mistero. Di certo, l’imprenditore cercherà, aiutato da un esperto e dagli uffici, di far valere quelle che sono le sue ragione. Una su tutte: l’assurdità di pagare 25mila euro per la spazzatura. Che un po’ in tutti Comuni della Provincia è diventata motivo di dibattito, anche politico. Soprattutto sociale. Se a Mesagne, gli imprenditori hanno rivolto le loro attenzioni e la loro ira verso l’Imu, con tanto di corteo fino al Comune e, anche in questo caso, simbolica consegna delle chiavi, anella Città Federiciana l’argomento Tares è all’ordine del giorno.
E le stangate pure. Se per il sindaco Pomarico la colpa è dello Stato, il consigliere d’opposizione Angelo Mazza, al contrario, punta il dito contro l’amministrazione, denunciando lacune e carenze nel regolamento stilato dagli uffici.
“Si tratta – scrive Mazza nel suo blog – di cosa mai accaduta prima nella storia amministrativa del nostro comune e, credo, non sia casuale che si sia verificata proprio in questo particolare momento in cui una amministrazione, lacerata ed incapace, sta amministrando il comune in maniera assolutamente dissennata.”
Gli aspetti tecnici, troppo tecnici, su una vicenda tanto complessa li lasciamo, appunto, ai tecnici, ai professionisti. Per ora, ci limita a porre una domanda. È possibile chiedere ad un vivaista 25mila euro di tassa sulla spazzatura? Agli uffici competenti la risposta. E, magari, anche una soluzione.