«Il Natale di molti savesi è stato meno dolce e crediamo che la maggioranza debba farsi un serio esame di coscienza: su Bilancio di previsione, Tares e Imu sono stati molti gli errori commessi»
Il coordinatore del circolo di Sel “C. Mancini” di Sava, Enrico Consoli, prende posizione su una serie di provvedimenti che sono nell’occhio del ciclone.
«Siamo arrivati così al Consiglio Comunale del 29 novembre con un Bilancio blindato dalla maggioranza e con le richieste delle opposizioni (penso ad esempio alla proposta di non far pagare l’IMU sulle seconde case date in comodato d’uso gratuito a figli e parenti di primo grado di parentela) che non sono state prese in considerazione» ricorda Enrico Consoli. «Tutto questo ha anche prodotto un disagio notevole per quei savesi che si sono visti recapitare all’ultimo momento le cartelle di pagamento e che sono stati costretti a file indecorose per pagare le tasse».
Il coordinatore di Sel riflette poi sulle modalità con cui si è arrivati a prendere le decisioni su Imu, Tares e Bilancio.
«L’anno scorso, durante la campagna elettorale, il sindaco Iaia parlava di partecipazione, di coinvolgimento della cittadinanza, diceva che avrebbe eliminato gli sprechi e che non avrebbe aumentato le aliquote Imu: ma la maggioranza, al posto di confrontasi per tempo con gli artigiani, i commercianti, i piccoli imprenditori e con tutta la cittadinanza, ha aumentato l’aliquota Imu su seconde case, terreni agricoli e fabbricati dallo 0,76% allo 0,98%. Non ha ridotto gli sprechi, ha preparato una vera e propria “stangata Tares” per molti savesi, che pure hanno dimostrato maturità accettando la sfida della raccolta differenziata. E’ vero, il taglio di 700.000 euro di trasferimenti dallo Stato al Comune rende tutto più difficile, ma si poteva senz’altro fare di più».
Proprio su questo, una stoccata arriva poi a «quelle forze di maggioranza e opposizione che a Roma hanno appoggiato le ultime manovre finanziarie dei governi Letta, Monti e Berlusconi e che a Sava fanno i Masanielloo piangono per il patto di stabilità e i tagli dei trasferimenti».
«L’anno prossimo - conclude Consoli - arriveranno le premialità per le alte percentuali di raccolta differenziata raggiunte: forse sarebbe stato più opportuno rimanere in Tarsu e passare alla Tares successivamente, ammortizzando così gli aumenti; ad ogni modo i savesi andranno premiati e noi vigileremo affinchè questo accada, perché è inamissibile che i nostri concittadini (che vivono un momento drammatico di crisi sociale e che si sono tanto impegnati per la raccolta differenziata) si ritrovino ad essere “cornuti e mazziati”».