Della Rocca: «Il sindaco ci ha offeso e noi abbiamo abbandonato l’aula»
Più che la mancanza del numero legale, che ha determinato lo scioglimento della seduta, a destar preoccupazione sulla tenuta della maggioranza è stata la mancanza di sintonia fra il gruppo di “Noi Centro” (cinque consiglieri, fra cui il presidente del Consiglio, e il vice sindaco) e il resto della coalizione.
Il capogruppo Toma è stato molto chiaro ed esplicito.
«Siamo a favore del project financing, ma non siamo d’accordo sui 30 anni di contratto» ha affermato il capogruppo di “Noi Centro”, creando non pochi dissapori all’interno della coalizione.
Avendo probabilmente verificato che, in caso di astensione o voto contrario di “Noi Centro”, la mozione della minoranza sarebbe stata approvata, all’interno della coalizione che amministra Manduria è stato avviato, parallelamente ai lavori del Consiglio, un confronto per cercare di raggiungere un’unità d’intenti.
Proprio nel corso di una sospensione chiesta da “Noi Centro”, la minoranza ha deciso di abbandonare l’aula per far emergere in maniera ancora più evidente le difficoltà dell’Amministrazione.
«Abbiamo scelto di lasciare gli scranni perché il sindaco Massafra, nei suoi interventi, ha offeso la minoranza» ha commentato Amleto Della Rocca. «La nostra richiesta era solo finalizzata ad un chiarimento e ad una diminuzione del numero degli anni che legheranno il Comune all’azienda che vincerà la gara».
Il sindaco Massafra, da parte usa, ha cercato di convincere il Consiglio che sul numero degli anni si sarebbero potute prevedere delle premialità nel bando della gara.