venerdì 22 novembre 2024
«Strano ma vero: la stessa ditta che si è aggiudicata l’appalto per il servizio di refezione scolastica a Maruggio, attraverso l’Unione dei Comuni delle Terre del Mare e del Sole, dopo due anni se l’aggiudica a un prezzo nettamente inferiore a Manduria. E le famiglie maruggesi pagano…»
L’Associazione Genitori Attivi di Maruggio interviene per.jpg)
far notare quella che sembrerebbe un’anomalia.
far notare quella che sembrerebbe un’anomalia.«Sia il sindaco, sia l’assessore all’Istruzione, sia il segretario comunale avevano più volte ribadito che, allo scadere del contratto con la vecchia ditta che gestiva la mensa scolastica a Maruggio (con preparazione dei pasti in sede), si sarebbe proceduto ad una gara integrata con l’Unione dei Comuni (comprendente 5 comuni) perché ciò avrebbe assicurato un aumento qualitativo e quantitativo del servizio e un contenimento dei costi» si legge in una nota. «Sulla qualità dei pasti dei pasti ora sorvoliamo. Quello che ci interessa sottolineare è che, nonostante siano stati ricompresi in un unico bando di gara i pasti di ben 5 comuni dell’Unione, i costi, invece di diminuire, rispetto alla precedente ditta che gestiva la mensa scolastica a Maruggio, sono aumentati. Nel 2011, così, l’Unione dei Comuni pubblicò un bando di gara per l’affidamento della refezione scolastica per i Comuni che ne fanno parte. Prezzo di partenza 4.50 euro più Iva, pasti previsti 800, prezzo di aggiudicazione 4.45 euro più Iva, contro le 3,27 euro del precedente contratto con la ditta che per anni aveva gestito la mensa scolastica a Maruggio.
Dopo due anni (poche settimane fa) ci accorgiamo che a Manduria la stessa cooperativa “Lavoro e Solidarietà”, con sede a Roma, costituitasi in raggruppamento temporaneo di imprese con altre due ditte, con stesso centro di cottura ubicato in località Cazzizzi, si aggiudica la refezione scolastica, con molti meno pasti (350), al prezzo di 3,96 euro più Iva.
Quindi, questa tanto annunciata super gara e questo super appalto, tanto proclamata dal sindaco-presidente Chimienti, alla fine sono stati un fallimento della politica dell’Unione dei Comuni. E le responsabilità ricadono in primis sul presidente dell’Unione dei Comuni e sul suo segretario».
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