In questo centro il partito fondato da Alfano conta già sulle adesioni del sindaco Dario Iaia, di due assessori (Maurizio Pichierri e Alessandra Sileno) e di tre consiglieri comunali (Mario Mancino, Leonardo Franco e Pippo Massarelli)
E’ nato a Sava il primo circolo del Nuovo Centro Destra della provincia di Taranto.
In questo centro il partito fondato da Alfano conta già sulle adesioni del sindaco Dario Iaia, di due assessori (Maurizio Pichierri e Alessandra Sileno) e di tre consiglieri comunali (Mario Mancino, Leonardo Franco e Pippo Massarelli).
«La costituzione del circolo è un passaggio importante» afferma il sindaco Iaia. «E’ la dimostrazione di un reale impegno sul territorio, a partire dalla possibilità di incontrarsi e confrontarsi in una sede fisica, perché il mondo vero è sempre preferibile a quello raccontato sui social network».
Proprio sul rapporto con il territorio pone l’accento il primo cittadino savese.
«Abbiamo bisogno di presentare le istanze della nostra comunità, abbandonata dalla politica nazionale» sostiene Dario Iaia. «E per difendere i nostri cittadini e i loro sacrosanti diritti, dobbiamo creare dei punti di riferimento sul territorio, sia a livello regionale che nazionale».
E sulla scelta di coloro che parteciperanno al movimento e su come individuare la classe dirigente del partito, Iaia è stato chiaro.
«Il nuovo centro destra dovrà essere ciò che il PdL non è stato, vale a dire un moderno partito conservatore di stampo europeo» è l’opinione del primo sindaco della provincia di Taranto che ha aderito al Nuovo Centro Destra. «Ma, nel contempo, non deve diventare il carro sul quale, chiunque lo voglia, possa salire. E’ indispensabile una selezione che parta proprio dalla conoscenza diretta dl territorio e delle persone. Vogliamo un partito inclusivo che si fondi sulla meritocrazia, che valorizzi chi lavora nel territorio e per il territorio. Non vogliamo un partito di notabili e di raccomandati. E da questo punto di vista, credo, che il sistema delle primarie sia uno strumento importante che anche noi di centro destra dobbiamo imparare ad usare».