mercoledì 27 novembre 2024


20/01/2014 08:02:22 - Provincia di Taranto - Cultura

Oggi, in occasione dell’anniversario della nascita di Federico Fellini, l’Hermes Academy invita i propri soci presso la propria sede in Via Oberdan #71, per la maratona “Parole & Immagini”, dedicata al grande maestro del cinema italiano

 
Il 7 gennaio è partita la IV edizione dell’Hermes On Streets Winter’s Festival, che prevede, fino al 7 marzo, incontri socio-culturale quotidiani, con la finalità di riscoprire, celebrare e conservare la memoria storica locale, educare le nuove generazioni (e non solo) alla bellezza e allo sviluppo auto sostenibile.
 
Lunedì 20, in occasione dell’anniversario della nascita di Federico Fellini, l’Hermes Academy invita i propri soci presso la propria sede in Via Oberdan #71, per la maratona “Parole & Immagini”, dedicata al grande maestro del cinema italiano.
Si parte alle 17.00 con il workshop di scrittura creativa “Il diario, l’anima e la carne”; si procede con il seminario di arti sceniche “Il corpo, lo sguardo, la voce”; segue la proiezione delle pellicole “Fellini Satyricon” e “8 ½” dirette da Federico Fellini; in chiusura verrà presentato in anteprima il cortometraggio che lo celebra, dal titolo evocativo “1055 – Una magia senza fine”, scritto e diretto dalla giovane Martina Manca, girato nel maggio del 2013 presso gli studi di Cinecittà, con la collaborazione di due artisti tarantini: Giuliano Doro & Luigi Pignatelli.
È necessaria la prenotazione, contattando il +39 346/6226998.
 
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Martedì 21 gennaio, la libreria Gilgamesh di Miriam Putignano, sita a Taranto in Via Oberdan #45, ospita, a partire dalle ore 18.00, il XXXIII appuntamento del ciclo “Taranto – Il Nuovo Volto”, che ha per titolo “Miti, favole, sogni”.
In apertura dell’incontro, Luigi Pignatelli presenta il corto “1055 – Una Magia senza fine”, scritto e diretto da Martina Manca, girato nel maggio del 2013 presso gli studi di Cinecittà, con la collaborazione di due artisti tarantini: Giuliano Doro (fotografo di scena) & Luigi Pignatelli (actor coach).
 
1055 – Una magia senza fine è una dedica al mondo del cinema, in particolar modo agli stabilimenti cinematografici di Cinecittà, un luogo a cui guardare con rispetto, un luogo in cui i grandi registi del cinema, attraverso le proprie pellicole, hanno dato vita a miti, eroi e regine. Spero di riuscire a farvi emozionare attraverso questo viaggio onirico, indietro nel tempo, in cui i maestri del passato tornano a farci sognare e ci aiutano a fare diventare i nostri sogni realtà.”
Martina Manca – regista
 
Martina Manca è figlia del compianto Antonio Manca, eletto presidente di Cinecittà nel 1983 e poi divenuto direttore generale dell’Istituto Luce dal 1989 al ‘95.
 
 “La vicenda autobiografica si arricchisce di echi e omaggi, in questo viaggio alla scoperta dell’universo di carne e celluloide, in cui il tempo si espande, nel ventre elastico della Musa. Immagini ritornano, come granelli di una clessidra rovesciata, nel segmento sensoriale di un circo senza fine. 1055, il civico dei sogni. 1055, la formula dell’immortalità. 1055, la scuola dei grandi. Mi era già capitato di lavorare come actor coach, sia per teatri della capitale che per il grande schermo, ma questa volta è stato diverso. Girare in mezzo alle stesse scenografie in cui i più grandi mostri sacri della decima Musa hanno partorito i propri capolavori è stato un immenso onore e ringrazio infinitamente la regista per averci scelto. Io e Giuliano abbiamo imparato tantissimo dagli attori e da tutti i professionisti coinvolti in questo progetto. Eravamo un corpo unico, che si lasciava incantare ed ispirare da ogni singolo elemento racchiuso nel microcosmo di Cinecittà. La prima volta che ho messo piede lì dentro, guardando il poster che ritrae Sofia Loren e Alberto Sordi sul set di “Due notti con Cleopatra”, mi è tornata alla mente una battuta che Totò pronuncia in “Che cosa sono le nuvole”, diretto da Pier Paolo Pasolini: “Noi siamo in un sogno dentro a un sogno”. E nel nostro sogno, sulla rotta di Federico Fellini, al quale il corto è un tributo, abbiamo incontrato il maestro Ettore Scola, con il quale, il primo giorno di riprese, il 20 maggio, abbiamo condiviso il set dell’antica Roma: “Che strano chiamarsi Federico!”, bellissima poesia di Federico Garçia Lorca, dà il titolo al documentario/film/oggetto misterioso che il regista Ettore Scola dedica all’amico e “faro” Federico Fellini, per ricordare il prossimo ventennale della sua scomparsa. Il maestro, con il suo inseparabile bastone, ci osservava attraverso lenti scure ed emanava professionalità e “magia senza fine” da ogni gesto ed espressione del volto.”
Luigi Pignatelli – actor coach
 
Il cast artistico si fregia anche della professionalità del maestro Sergio Garrone, di Paolo Lipartiti, Giacomo Volpe, Simone Olivi, Matteo Muzi, Federico Paolini e del maestro Ernesto G. Laura, saggista, critico, storico del cinema, ideatore di importanti rassegne e titolare di svariati incarichi istituzionali, regista e sceneggiatore.
Inoltre, l’attore e doppiatore Luca Ward ha prestato la propria voce per una delle scene chiave del corto.
 
Eccone in breve la trama: Martina, una giovane ragazza (interpretata da Valeria Fanti), insegue il sogno di diventare regista. Il destino le farà vivere una magia fatta di cinema, nell’unico luogo in cui i sogni diventano realtà.
 
Nella seconda parte dell’incontro all’interno della libreria Gilgamesh, tra rievocazioni storico-mitologiche e viaggi onirici, le favole per grandi e piccini di Gaia Favaro prendono vita, grazie agli allievi del laboratorio di recitazione di Luigi Pignatelli e alle illustrazioni di Pietro Cicerone. Intervengono anche l’entomologo Valentino Valentini e il poeta marocchino Joussef Faytah.
 
Ingresso libero











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