«Da anni ormai un’ampia area, a circa 100 metri dal mare, è interessata da un vero e proprio scempio ecologico»
Varie situazioni di degrado ambientale e di pericolo per la pubblica incolumità in contrada Mirante vengono segnalate dall’ambientalista Mimmo Carrieri attraverso un esposto inviato al Comune di Maruggio e al settore Ambiente e Manutenzione Strade della Provincia di Taranto.
«Da anni ormai un’ampia area, a circa 100 metri dal mare, è interessata da un vero e proprio scempio ecologico» sostiene Carrieri. «In un canneto della contrada “Mirante”, tra dune, “macchia mediterranea” e una folta vegetazione, un’ampia area prospiciente il mare è da immemore tempo “occupata”, si presume abusivamente, da strutture in calcestruzzo (circa 40 pilastri con ferri di armatura arrugginiti che si ergono pericolosamente e basamenti sopraelevati al piano di campagna) sprovvisti di recinzione.
Spostandosi di circa 500 metri, nella contrada della zona balneare “Monaco”, dei
“guard rail”, posizionati in prossimità di un “ponte cavalcavia”, erosi dalla ruggine, si sono staccati pericolosamente dai supporti, cedendo al suolo. Lo stesso cavalcavia ha bisogno di una verifica strutturale poiché i quattro muri di contenimento si presentano in parte staccati dalla base del ponte, dove alcune micro e macro fessurazioni hanno facilitato l’infiltrazione di acque meteoriche, che hanno provocato l’ossidazione dei ferri di armatura, con un’accelerazione del processo di sgretolamento.
Esistono, dunque, situazioni di degrado ambientale e paesaggistico, nonché di presunto pericolo per la pubblica e privata incolumità, per le quali necessitano di interventi che non possono essere procrastinati ma che vanno affrontati con la dovuta urgenza».