mercoledì 27 novembre 2024


05/02/2014 17:35:42 - Manduria - Calcio

Lascia Sarli. Lo sfogo di Giuseppe Pastorelli

Mirko Sarli lascia la prima squadra. Da questa settimana, il giovane tecnico savese continuerà ad allenare solo la formazione juniores, ritornando a quello che era l’incarico iniziale. Anche Giuseppe Pastorelli, coordinatore del settore giovanile, si mette da parte, per dedicare il proprio impegno ai ragazzi.
Alla base di queste decisioni le polemiche che si sono sviluppate al termine della partita di ieri e che hanno riguardato la scelta del portiere. Fra i pali è andato Francesco Pastorelli, figlio di Giuseppe. A spiegare la scelta è proprio mister Sarli.
«Ho fatto grandi sacrifici insieme ai ragazzi ed alla società per tenere in piedi il titolo» è la premessa del tecnico di Sava. «Tutto questo per il rispetto che ho per il Manduria e per i manduriani, nonché per una questione di rispetto nei confronti di Giuseppe Pastorelli, che è stato uno dei pochissimi a rimanere quando tutti sono scappati via. Avevo chiesto all’altro portiere, Fiorentino, di andare in panchina a Vieste, ma ha rifiutato, preferendo la tribuna. Non potevo certo premiarlo per questa mancanza di rispetto nei confronti della squadra. Inoltre questa settimana si è allenato con noi due giorni su quattro. Non sono un pazzo, nè uno che vuole inventare il calcio. Sono solo una persona umile che si è messo a disposizione di una cittadina e dei suoi tifosi nel momento del bisogno. Ma per me il rispetto viene prima di tutto e chi non rispetta me e i compagni di squadra non rispetta i sacrifici anche dei nostri tifosi».
All’indomani della sconfitta col Galatina, arriva anche lo sfogo di Giuseppe Pastorelli.
«Più di qualcuno ha perso di vista gli obiettivi di questa squadra» afferma Giuseppe Pastorelli. «Abbiamo allestito una rosa composta da juniores e da altri ragazzi della città (alcuni dei quali fermi da tempo) con il solo obiettivo di salvare il titolo e di poter rilanciare il calcio il prossimo anno ripartendo almeno dalla Promozione. Ora, all’improvviso, si iniziano a criticare i ragazzi che hanno accettato di allenarsi e di scendere in campo gratuitamente. Questo è il colmo! Invece di iniziare a lavorare, sin da adesso, nella scelta dei ragazzi che potrebbero ritornarci utili il prossimo anno, avendo a disposizione una buona base di tesserati col Manduria (a differenza degli altri anni), c’è chi semina zizzania e chi, pur essendo tesserato con altre società, si permette di rivolgere accuse e, senza aver alcuna competenza, pretende di dettare le formazioni. Questo è l’inizio della fine».










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