Forse è il caso di iniziare a programmare il futuro
Un clichè già visto: Manduria in vantaggio (grazie ad una bella rete di Gianmarco Caforio), in trincea per una mezz’ora e, poi, avversari che riescono a ribaltare il risultato.
Nonostante le “pesanti” assenze di Riezzo ed Erario, la squadra biancoverde, composta da tantissimi elementi juniores, è riuscita a mettere paura anche alla “corazzata” Casarano, che solo nel corso della ripresa è riuscita a prendere il sopravvento. Approfittando, peraltro, anche di un’autorete della squadra ospite e arrotondando il risultato finale (1-4), solo al 90’.
Se la sconfitta è pressoché una costante (19 k.o. negli ultimi 20 incontri), non si possono non cogliere degli aspetti positivi di una squadra allestita con ragazzi quasi esclusivamente di Manduria, che possono risultare molto utili nel futuro prossimo.
Sarà indubbiamente difficile evitare la retrocessione: lo scontro decisivo è in programma fra due settimane a Bari, contro i Quartieri Uniti. Solo vincendo si potrà continuare a sperare nel raggiungimento del penultimo posto, che evita la retrocessione diretta.
Ciò che è però fondamentale, indipendentemente dall’esito della stagione (che sembra, realisticamente, segnato), è una possibilità che non bisogna lasciarsi sfuggire: voltare pagina rispetto alle gestioni passate, puntando, nel futuro, che sia Eccellenza o, molto più probabilmente, Promozione, ai ragazzi del posto. Bisogna unire le risorse, che sono poche, sia a livello economico, sia, soprattutto, nella gestione dei ragazzi. Cinque (o forse sei), sodalizi che operano in una città che non dispone di strutture calcistiche (il “Dimitri” è utilizzabile solo per gli incontri interni del Manduria), è davvero incomprensibile.
Perché non sfruttare questi ultimi mesi prima della fine della stagione per ricucire rivalità e superare ormai inutili antagonismi?