«Anche se è stato sollecitato e risollecitato, non immaginavo che il provvedimento di sospensione fosse adottato con tanta celerità… Anche perché vi sono casi analoghi al mio (quello del consigliere regionale Amati o del sindaco di Fasano, per fare due esempi), per i quali ancora non si è intervenuti»
Dopo essere stato sinora in silenzio, Michele Franzoso, assessore ai Lavori Pubblici di Torricella sospeso nei giorni scorsi in ossequio alla legge Severino, interviene per chiarire alcuni aspetti della vicenda.
«L’episodio per il quale sono stato condannato in primo grado risale al 2004, mentre la sentenza è stata pronunciata nel 2012: da quel che mi risulta, la legge Severino non prevede la retroattività per il reato di abuso d’ufficio» afferma Michele Franzoso, già sindaco del comune di Torricella. «Peraltro, sono stato sospeso anche se, per la legge italiana, vige la presunzione d’innocenza sino a quando non viene espresso il terzo ed ultimo grado di giudizio e nel mio caso non siamo arrivati neppure al secondo grado. L’appello è fissato per il mese di maggio. Io spero di poter dimostrare, questa volta, la mia innocenza. Il rapporto fra un’azienda di telefonia mobile e un cittadino (sulla cui proprietà si installa il ripetitore) è privato. Io ho apposto solo il mio “visto”, dopo che l’Ufficio Tecnico aveva espresso il parere favorevole. Il mio ruolo in questa vicenda è stato assolutamente ininfluente. Non solo. Ormai il reato sta per essere prescritto. Perché, allora, tanto accanimento? Di solito è il casellario giudiziario a trasmettere i fascicoli alla Prefettura. Nel mio caso, invece, è accaduto il contrario: è stato espressamente richiesto».
Franzoso stigmatizza poi il comportamento del consigliere di minoranza Giuseppe Turco.
«Non ho proprio compreso questo accanimento: si è rivolto a tamburo battente ai giornali e alla Prefettura. Se è vero che non voleva passare come omertoso, non sarebbe stato sufficiente scrivere una sola volta alla Prefettura? Invece è arrivato a minacciare di dimettersi se io non fossi stato sospeso. Eppure nei cinque anni in cui lui è stato sindaco, l’opposizione del centrodestra è sempre stata corretta e a favore della distensione del clima politica. Dove vuole arrivare Turco? Vuole ricandidarsi a sindaco? Forse dimentica che in cinque anni non ha portato a termine una sola opera pubblica, è riuscito a spaccare tutta la coalizione che lo sorreggeva e, poi, pur da sindaco uscente, è stato severamente penalizzato dall’elettorato. Il suo modo di fare politica non paga…».
L’ex assessore Franzoso, che dovrebbe essere reintegrato alla carica elettiva nel mese di maggio (in caso di sentenza di secondo grado positiva o se il reato sarà prescritto), guarda al futuro.
«Ho ricevuto delle sollecitazioni in tal senso. Se il mio partito lo riterrà opportuno, valuterò la proposta. Intanto ringrazio tutti coloro (e sono stati tanti) che mi hanno espresso la solidarietà».