Ma come si potrà fare calcio a Manduria se lo stadio non è agibile?
Luigi Blasi interessato a rilevare il Manduria?
L’indiscrezione, sussurrata già nella serata di domenica da qualche addetto ai lavori, ha iniziato a circolare con maggiore insistenza nella giornata di lunedì. Pur non essendo arrivata nessuna conferma ufficiale, una testata on line ha addirittura anche già indicato tutto l’organigramma dirigenziale: Luigi Blasi presidente onorario; Lino Locorotondo, suo braccio destro già nella precedente gestione del Manduria e in quella del Taranto, presidente; Tony Pizzi addetto alla contabilità; Vittorio Galigani responsabile dell’area tecnica. Sarebbe stati anche elaborato un programma: si partirebbe dalla richiesta di ripescaggio in Eccellenza in estate, per poi ritornare, in tre anni, in serie D.
Indiscrezioni che hanno entusiasmato la “piazza” biancoverde, anche se più di qualcuno preferisce essere cauto per varie motivazioni. Innanzitutto non si può stilare alcun tipo di programma senza aver prima rilevato il titolo dagli attuali dirigenti che, con grandi sacrifici, hanno evitato, negli ultimi mesi, la radiazione del Manduria. Siamo certi che il presidente Spadavecchia voglia passare la mano?
Un altro aspetto mette poi in dubbio una programmazione ambiziosa così celere: lo stadio “Dimitri” non ha la totale agibilità. La capienza attuale è limitata a 250 posti. Come si potrà fare calcio a Manduria se non si procede prima al collaudo dell’impianto, annunciato già nell’autunno scorso dall’Amministrazione (ma i lavori non sono mai partiti).
Infine un terzo dubbio. Se questa disponibilità era nell’aria, perché non subentrare prima in società per evitare la retrocessione diretta, che mette in serio dubbio la possibilità di ottenere il ripescaggio?