«Non vogliamo illudere nessuno. Per far decollare il nostro progetto triennale, che prevede il ritorno del Manduria in serie D, si devono verificare tre condizioni: lo stadio deve essere totalmente agibile; il Manduria deve essere ripescato in Eccellenza; la città deve rispondere con entusiasmo ai nostri sforzi»
Vittorio Galigani, uomo di fiducia di Luigi Blasi e di Lino Locorotondo, si sofferma sull’idea che, da domenica sera, sta creando entusiasmo fra i tifosi biancoverdi.
«Abbiamo incontrato nei giorni scorsi l’assessore allo Sport del Comune di Manduria, Angela Moccia, la quale ha espresso la propria soddisfazione sul nostro progetto calcistico» afferma Galigani, che, se l’avvicendamento societario andrà in porto, assumerà la carica di direttore generale del club messapico. «Con lei abbiamo parlato dell’agibilità dello stadio “Dimitri”. Ci ha riferito che l’Amministrazione ha da tempo stanziato i finanziamenti necessari per ottenere il collaudo della tribuna e l’agibilità degli impianti elettrici. Bisogna bandire ed espletare la gara. Ci sono a disposizione cinque mesi per eseguire le opere e per ottenere la certificazione dell’agibilità. Non sono pochi. La settimana prossima dovremmo avere un altro incontro, al quale parteciperanno il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale e l’arch. D’Elia, esperto in impiantistica sportiva. Sicuramente in quella circostanza avremo delle risposte più concrete in ordine ai tempi necessari per ottenere l’agibilità. E’ chiaro che con una capienza di 250 posti il nostro progetto non si può assolutamente attuare».
La seconda condizione posta dal gruppo Blasi-Locorotondo è il ripescaggio estivo in Eccellenza.
«Ho contattato il presidente della Figc pugliese, Vito Tisci, il quale mi ha risposto, a tal proposito, che allo stato attuale non può assumere nessun impegno. Nel mese di giugno la situazione sarà più chiara. Si capiranno quanti posti si renderanno disponibili, anche perché le società a corto di liquidità sono tante e non è facile continuare a fare calcio. Da parte nostra c’è un progetto sano e ambizioso».
Infine la terza condizione.
«Ho visto le foto del “Dimitri” nel periodo dell’altra promozione in Eccellenza. Noi vorremmo un riscontro così entusiastico al nostro progetto. Ci aspettiamo che la città sia al nostro fianco. Presto, intanto, cercheremo di organizzare un incontro con i capi storici della tifoseria biancoverde».