«Perché gli altri Comuni coinvolgono preventivamente il Consiglio e le Commissioni e Manduria no?»
«Perché l'Amministrazione Comunale di Manduria non apre la discussione sul Piano Casa?».
A porre il quesito è l'ex sindaco Antonio Curri, ora esponente dell’Udc di Manduria.
«Probabilmente sul “Piano Casa”, quello che la Regione Puglia ha approvato di recente e che consente ai Comuni di “adottare” entro il 2 ottobre un adeguamento della norma alle singole realtà locali, il Comune di Manduria non ha nulla da dire!» è la risposta per la quale propende lo stesso ing. Curri. «Io, allora, mi chiedo: è possibile che neanche se ne discuta?».
Per Curri sarebbe invece importante seguire l'esempio di altri comuni della nostra stessa provincia.
«Altri Comuni, come, ad esempio, Martina Franca e Castellaneta, hanno investito (da quel che si legge sui giornali), le Commissioni Consiliari, al fine di portare in Consiglio Comunale almeno una bozza di proposta! Il Comune di Castellaneta, tra l’altro, dopo una prima discussione svoltasi nei giorni scorsi in sede di Commissione Consiliare, ora stimola tutti i tecnici liberi professionisti, affinchè su un argomento tanto delicato ed importante possa usufruire dell'apporto concreto di tutti, con proposte omogenee da trasferire in Consiglio Comunale entro il 2 ottobre.
Probabilmente il Comune di Manduria fa leva la non obbligatorietà dell'intervento consiliare in questa fase e quindi ritiene utile accettare il dictat regionale così com’».
Questo mio intervento non vuol essere una critica “distruttiva” nei confronti dell’Amministrazione, come qualcuno continua a fare attraverso la stampa locale, ma semplicemente da stimolo per affrontare in via prioritaria gli argomenti che possono riguardare più da vicino l'economia di un territorio».