Ora l’Amministrazione deve cercare di … curare i tanti malesseri esistenti
La seduta in seconda convocazione del Consiglio Comunale non c’è stata. La maggioranza, a differenza di quel che avvenne a dicembre in un episodio simile (abbandono dell’aula della minoranza durante i lavori e Consiglio insediato nuovamente il giorno dopo per la seconda convocazione), ha preferito “congelare” gli argomenti da trattare, rinviandone l’approvazione in un’altra seduta che, a questo punto, avrà luogo dopo le imminenti festività.
A distanza di meno di un anno dal successo alle Comunali del 2013, restano irrisolti, sul tavolo, anche i problemi di tenuta della coalizione, i cui primi sinistri scricchiolii si erano uditi già in autunno. Problemi che si sono andati via via acuendo, insieme ad evidenti difficoltà di convivenza. Difficoltà che devono assolutamente essere affrontate prima che possano deflagrare in una crisi non più risolvibile.
Allo stato attuale la frattura fra i tre consiglieri comunali che l’altro ieri mattina hanno abbandonato l’aula e il resto della maggioranza sembra di non poco conto. Arcangelo Durante (eletto nella lista del sindaco), Silvano Trinchera (eletto in “Noi centro”) e Marcello Venere (eletto in “Proposta per Manduria”) non si sono presentati neppure alla riunione della maggioranza che era stata convocata per l’altro ieri sera, a poche ore dalla seduta improduttiva del Consiglio Comunale. Un altro segnale inequivocabile che lascia trasparire sia la determinazione ad andare avanti in questa forma di protesta verso una maggioranza che non li avrebbe coinvolti nelle decisioni e che non prenderebbe in considerazione neppure i loro suggerimenti, sia l’esistenza di una intesa consolidata di questi tre consiglieri (e non più quindi malesseri isolati), che, a questo punto, potrebbero diventare una spina nel fianco dell’Amministrazione Comunale.
Non crediamo che lo strappo fra questi tre consiglieri (peraltro tutti presidenti di Commissioni consiliari, il cui ruolo è abbastanza svilito), sia stato già consumato. I margini per riaprire un dialogo crediamo ci siano ancora. Così come siamo convinti che, per riacquistare la fiducia di Durante, Trinchera e Venere, ci sia bisogno di una radicale virata nella rotta sinora seguita dall’Amministrazione.
Come uscire da questo stato d’impasse? Per alcuni sarebbe necessario azzerare la giunta e rimescolare tutte le cariche amministrative sinora assegnate, compresa la presidenza del Consiglio Comunale. Quest’ultimo scranno, anche dopo gli episodi che si sono verificati nella seduta dell’altro ieri, non sembra più stabile: la maggioranza ha bisogno di una guida più autorevole nei lavori del Consiglio.
Per altri ci sarebbe anche bisogno di stabilire delle regole che prevedano, in particolare, una maggiore collegialità al momento delle scelte amministrative più importanti.
Ormai mancano un paio di mesi al completamento del primo anno della legislatura e i cittadini attendono le prime risposte concrete ai tanti problemi della città, oltre che interventi autorevoli per le vertenze più importanti. Serve, insomma, un’inversione di tendenza e un ritmo diverso nell’affrontare e risolvere i problemi.