Quattro le assenze nelle fila del Manduria: gli squalificati Simone Mero, Pasquale Mero, Erario e Quaranta
La festa dell’orgoglio biancoverde nella giornata in cui il Manduria si congeda dall’Eccellenza.
L’iniziativa degli impagabili ultras biancoverdi non è contraddittoria, come potrebbe a prima vista sembrare. I tifosi manduriani, che hanno seguito la propria squadra in tutte le trasferte di una stagione avarissima di soddisfazioni, festeggiano oggi (al termine della gara interna contro il Mola), l’impegno e la serietà di un gruppo di ragazzi e di una società che sono riusciti a salvare il titolo sportivo quando, dopo l’illusione (o, meglio, la farsa) dell’arrivo di Balotelli junior, tutti hanno mollato e il ritiro dal torneo sembrava ormai inevitabile.
«Il ringraziamento per il traguardo va esteso a tutti, ma proprio tutti: tifosi, ultras, dirigenti e giocatori» si legge in una nota degli ultras. «Dirigenti e giocatori hanno evitato che una storia lunga quasi 100 anni terminasse ingloriosamente. Hanno lottato con onore e segno di appartenenza. Hanno osato e hanno saputo riempire di orgoglio tutti i tifosi che li hanno sostenuti fino ad adesso e proprio quell’orgoglio che ci ha dato spunto di rendere l’ultima partita in casa una giornata di festa, la nostra festa: la festa dell’orgoglio biancoverde!
Il calcio è il nostro mondo. Abbiamo una storia che non si potrà più ripetere a Manduria. Costruiamo il nostro futuro ricominciando dalla base. Il Manduria è di tutti noi, siamo tutti dirigenti e tifosi allo stesso tempo, siamo una sola macchina. Se sapremo essere uniti con il sostegno morale ed economico riusciremo a far divertire la nostra gente, perché la nostra vittoria non è vincere competizioni ma riportare la gente allo stadio e farla divertire come una volta».
Quattro le assenze nelle fila del Manduria: gli squalificati Simone Mero, Pasquale Mero, Erario e Quaranta.