In un documento l’annuncio
«Abbiamo firmato la richiesta di moratoria sull’inizio dei lavori del depuratore consortile, scaturita dalla serie di incontri promossi da “Giovani per Manduria” e dai Verdi, perchè necessaria al fine di cercare di avere assicurazioni più convincenti sulla effettiva bontà del progetto, sulla manutenzione del sito, sul tipo di depurazione delle acque, sullo smaltimento dei fanghi e su tutto ciò che potrebbe, per davvero, farci pensare di avere un impianto ad altissima tecnologia ed affidabilità».
Il circolo Sel di Manduria illustra le ragioni alla base della presenza dei propri rappresentanti agli incontri sulla vertenza-depuratore.
«Il nostro circolo ha risposto positivamente all’invito dei promotori perché convinti che la nostra comunità, per cercare di superare le vertenze e le problematiche fisiologiche di questo territorio, deve avere la capacità di discutere, confrontarsi e trovare la giusta sintesi utile al miglioramento effettivo e duraturo della città» si legge in una nota. «Sel Manduria, pertanto, alla luce dell’indirizzo che la stragrande maggioranza delle forze politiche, nonché dei comitati rappresentativi della volontà dei cittadini, volta a scongiurare la realizzazione del depuratore con scarico delle acque trattate in mare, ritiene che vengano messe in atto da parte della segreteria provinciale e regionale di Sel, con il coinvolgimento dei consiglieri regionali del partito, le opportune azioni per poter aprire un confronto con l’istituzione regionale e con l’AQP per divulgare e portare a conoscenza della intera comunità manduriana il progetto esecutivo delle opere che si vorrebbero cantierizzare e le eventuali modifiche che recepiscono la volontà, più volte rimarcata, circa il riutilizzo delle acque reflue per l’irrigazione e scongiurare, una volta per tutte, le perplessità e le preoccupazioni in seno alla comunità circa un progetto poco conosciuto e, pertanto, molto temuto».