L’intervento del Movimento 5 Stelle
«Mentre a livello nazionale si festeggia per l’arrivo in busta paga di ben 80 euro (solo per lavoratori dipendenti, in un periodo in cui il livello di disoccupazione è ai livelli massimi mai registrati), si sta per abbattere la scure della TASI e, su alcuni Comuni, anche l’ecotassa stabilita dall’Amministrazione regionale. Come probabilmente sarà per Manduria».
La sezione di Manduria del Movimento 5 Stelle si sofferma sul mancato avvio del servizio di raccolta differenziata spinto nella città messapica.
«Sono passati già due mesi da quando abbiamo chiesto chiarimenti all’Amministrazione di Manduria circa le proprie prospettive riguardo alla raccolta differenziata» si legge in una nota dei grillini. «Abbiamo chiesto anche di sapere dove si prevede di poter smaltire i rifiuti dell’ambito territoriale di cui Manduria fa parte, in maniera da evitare sia il raddoppio della discarica esistente, sia la costruzione di alternative altrettanto incompatibili con la salvaguardia dell’ambiente: a noi sembra che avanzare ipotesi di realizzazione di strutture di produzione di biogas e termovalorizzatori sia un modo più edulcorato per non pronunciare termini più realistici e di forte impatto sull’opinione pubblica, quali inceneritori».
Poi il Movimento 5 Stelle rimarca i ritardi dell’avvio della differenziata.
«Riteniamo che la raccolta differenziata spinta sia inderogabile come buona pratica per evitare il raddoppio di discariche o apertura di nuove. Tale iniziativa è assolutamente inderogabile e da intraprendere nel più breve tempo possibile per evitare conseguenze economiche nefaste sulla popolazione locale in vista dell’applicazione della ecotassa regionale in quei Comuni che non abbiano raggiunto un livello di raccolta differenziata pari al 30% o non abbiano registrato un incremento di almeno il 5%.
La raccolta differenziata attuata finora, nel nostro Comune, riguarda esclusivamente un tipo di raccolta blanda, limitata ad alcune vie del centro e tesa, più che altro, a tenere impegnati alcuni operai piuttosto che a risolvere questioni ambientali rilevanti o ad evitare ulteriori aggravi finanziari alla cittadinanza: Finora non ci è dato sapere di iniziative valide ad evitarne le conseguenze e ricordiamo che anche il ricorso al TAR contro la sopraelevazione è stato respinto perchè non supportato da idonea documentazione.
Manca meno di un mese alla scadenza imposta dalla Regione per evitare ulteriori aumenti d’imposte e l’Amministrazione ha solo saputo accordare alla società che gestisce la raccolta dei rifiuti (in assenza ancora di una gara effettiva) un aumento di compenso per l’attuazione della raccolta differenziata che risulta pertanto tardivo e privo di un piano organico di intervento.
Per il raggiungimento di un livello di raccolta differenziata che ha un significato sia economico/finanziario per le famiglie di Manduria, sia di civiltà e sostenibilità ambientale, basterebbe copiare, senza andare molto lontano, gli esempi di paesi a noi vicini come Sava (che ha raggiunto il 77% di raccolta differenziata nei primi sei mesi 2013), San Marzano di San Giuseppe o Lizzano».